Il range di azione della chiropratica è vastissimo: attraverso la colonna vertebrale passano tutti i segnali neurologici che dal cervello vanno al resto del corpo e viceversa, quindi il dottore chiropratico, agendo in modo strutturato e specifico può generare effetti positivi sia sulla struttura muscolo scheletrica, sia sul metabolismo e la sfera emozionale. In spiaggia si trascorrono anche intere giornate, quindi è consigliato, oltre che proteggere la pelle dai raggi solari, adottare delle accortezze per stare bene e mantenere una corretta postura così da non andare a creare sublussazioni alla colonna vertebrale che possono portare a fastidiosi dolori. Posture scorrette, dismorfismi, cattive abitudini possono generare fastidiosi disturbi a carico della colonna vertebrale e trasformarsi in mal di testa, mal di schiena e altre patologie che rischiano di rovinare le vacanze. Come evitare che accada? Lo spiega Joseph Luraschi, dottore in chiropratica, con preziosi suggerimenti contenuti nel suo libro edito da Mondadori Effetto Wow. Dove non mancano consigli per rimanere in salute anche in vacanza. “Anche quando siamo in vacanza, l’esercizio fisico è importante per mantenersi attivi e in buona salute“, spiega Luraschi «ma non tutti gli sport sono uguali, mai improvvisarvi runner o nuotatori se non con importanti accorgimenti e moderazione. Se avete accesso a una palestra è sempre meglio continuare con lo stesso allenamento che fate tutto l’anno“.
Ecco gli aspetti da tenere in considerazione per una postura corretta anche in spiaggia:
Sabbia o rocce? Cosa è preferibile per non danneggiare schiena e collo?
“È meglio poggiare i piedi su una superficie liscia per evitare movimenti improvvisi e superfici destabilizzanti, come sulle rocce che possono tagliare i piedi, o peggio procurare distorsioni alle caviglie o brutte cadute a causa dell’errata distribuzione del carico del peso su colonna e piedi. In ogni caso è meglio preferire delle lunghe passeggiate sulla sabbia pulita, sano oltre che terapeutico per circolazione e ossa. È preferibile stendersi su una sdraio piuttosto che stare per terra, soprattutto su superfici molto dure. Anche sulla sabbia ci si può sdraiare, ma per evitare ipercifosi e ipolordosi è sempre meglio che la schiena sia sostenuta sul lettino da spiaggia per evitare posture scorrette e non sovraccaricare la colonna vertebrale”.
Quali i consigli per le future mamme?
“Camminare nell’acqua e fare ginnastica nell’acqua è fondamentale perché si annulla l’effetto della forza di gravità. Si può tranquillamente fare anche nuoto evitando però lo stile a rana e delfino, meglio dorso e stile libero. Per quanto riguarda il momento del relax sotto al sole è preferibile una posizione a pancia in su, con le gambe flesse e un sostegno sotto il collo, un cuscinetto gonfiabile o uno da viaggio per mantenere la zona cervicale sempre scarica dal peso. Per evitare il mal di schiena, infine, è meglio rimanere all’interno dell’acqua e fare attività fisica e movimento in acqua, più efficace sicuramente dello stretching fuori dall’acqua”.
Quale sport è preferibile in vacanza?
“Praticare yoga o fare stretching è un vero toccasana. Una pratica regolare migliora l’apparato scheletrico, muscolare, circolatorio nervoso, endocrino, digestivo, respiratorio e fa bene anche alla pelle. Serve ad aumentare la flessibilità, migliora l’energia, diminuisce il senso di stanchezza e riequilibra tutto il corpo. Anche correre sulla spiaggia fa bene, ma solo nel caso in cui non si abbiano problemi alla colonna vertebrale. L’allenamento deve essere sempre progressivo e moderato”.
Qual è la posizione corretta da assumere per leggere un libro?
“Rilassatevi su una sdraio oppure su un materassino con schienale rialzato, gambe flesse e braccia appoggiate. È importante evitare in assoluto il ‘text neck’ con la testa proiettata verso il basso che fa aumentare il carico sul collo”.
Lo studio della Chiropratica nel mondo oggi è regolato da istituzioni nazional-continentali che confluiscono in un unico organo istituzionale internazionale, il Council of Chiropractic Education International, referente del World Federation of Chiropractic, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e referente ultimo rispetto agli standard educativi della professione chiropratica che le università e i college chiropratici devono seguire dopo avere ottenuto l’accreditamento a fini didattici. Per diventare un dottore in chiropratica, dunque, occorre conseguire una laurea magistrale presso istituti accreditati internazionalmente, attraverso un percorso a frequenza obbligatoria e a tempo pieno. In Italia questa formazione non esiste ancora, di conseguenza tutti i dottori chiropratici si sono laureati all’estero, ma il paziente deve fare molta attenzione: vedere un chiropratico con una laurea estera appesa al muro non è una garanzia, proprio perché esistono molte false lauree o percorsi di studio ben lontani dalla giusta formazione. Si può consultare l’elenco dei professionisti accreditati (in Italia sono circa 400) sul sito chiropratica.it o chiamando il numero verde 800 017806.
Pubblicato sul settimanale Visto
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