Il fenomeno del cyber-bullismo negli ultimi anni si è sempre più diffuso, soprattutto tra i bambini più piccoli che utilizzano i social e ha quasi sostituito il bullismo che si verifica tra coetanei, “in presenza”.
Con la mia classe ho affrontato questo discorso e sono emerse diverse riflessioni. Io stessa ho messo a fuoco diversi punti. C’è da chiarire, come prima cosa, che i cellulari che venivano regalati ai bambini nelle scorse generazioni presentavano molte più limitazioni rispetto a quelli che si regalano oggi. Faccio un esempio: quando io ero piccola ho ricevuto il mio primo telefono in prima media, ma non possedevo alcuna connessione internet. L’unico social che mi era stato permesso di utilizzare era Whatsapp, per poter comunicare con i miei compagni di classe e con gli amici. Ora invece i genitori offrono ai propri figli dei cellulari che presentano molte più possibilità e aperture nei confronti dei social, e non sapendolo sono convinti che i bambini li utilizzino solo ed esclusivamente per poter conversare con i propri amici. Questo implica che non li controllino perché si fidano e non sanno che ogni giorno i loro figli possono rischiare di subire atti di bullismo.
I social, infatti, prima rappresentavano un modo per poter esprimere le proprie passioni e per farsi seguire solo dagli amici stretti, ora invece sono diventati un mezzo per ricercare continuamente l’approvazione della massa, non accorgendosi quanto tutto questo sia diventato ormai tossico.
I social, il web in generale, sono pieni di persone che passano la giornata ad insultare nei commenti e bisogna sempre tenere in mente che i bambini, a quell’età, non hanno la maturità tale per poter affrontare un comportamento del genere; inoltre non chiedono aiuto neanche ai genitori perché pensano di non averne bisogno o perché si vergognano o temono un rimprovero.
Insomma i pericoli dei social sono più di uno, dal bullismo alle challenge che ultimamente stanno spopolando, e purtroppo poche volte i ragazzini riescono a capire la vera gravità di queste azioni. Io credo che principalmente la responsabilità sia dei genitori, che devono seguire i loro figli dal primo momento, perché essendo ancora piccoli possono essere “plasmati” da certe situazioni come il bullismo e passare un’adolescenza che li segnerà per tutta la vita.
È importante quindi educare i figli all’utilizzo dei social, seguirli sempre per evitare che questi possano essere vittime di cyber bullismo e soprattutto penso sia veramente utile parlare di questi problemi a scuola.
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