Per diminuire i costi relativi al riscaldamento a carico delle famiglie bisogna accelerare fortemente gli investimenti in materia, attraverso i fondi già disponibili all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È necessario mettere in moto un intervento corposo sulle diverse energie alternative disponibili, quali ad esempio il fotovoltaico, il solare e l’eolico. Ha fatto bene il precedente governo a iniziare una diversificazione dei rifornimenti attraverso specifici accordi con i produttori dell’Africa e del Medioriente.
C’è però un’altra fonte che può diminuire le nostre preoccupazioni in riguardo al rifornimento del gas. In Italia è presente il Gpl, ossia il Gas di Petrolio Liquefatto, una miscela di idrocarburi composta in misura maggiore da propano e butano. L’utilizzo di questo elemento, molto presente sia nel nostro paese che a livello internazionale, potrebbe finalmente toglierci la preoccupazione di non avere gas metano a seguito delle questioni geopolitiche che ognuno di noi ben conosce. Il Gas Petrolio Liquefatto è una risorsa energetica importante ma necessita di alcuni investimenti economici, seppur non molto corposi. In questo periodo si parla poco di questa fonte di approvvigionamento e, invece, sarebbe bene riprenderlo in grande considerazione.
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