I Rappresentanti Permanenti dell’Unione Europea hanno votato Sì alle nuove sanzioni contro la Russia. Colpite questa volta persone e entità ritenute responsabili della morte di Alexei Navalny. L’oppositore russo è deceduto in carcere lo scorso 16 febbraio.
Il Cremlino intanto si dice contrario all’utilizzo da parte della Ue dei capitali russi congelati in Europa perché è una “violazione delle leggi europee”.
Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) alle sanzioni contro persone e entità ritenute responsabili della morte di Alexei Navalny. Il dossier è stato approvato dalla riunione nei punti senza discussione e fa scattare la procedura scritta per la ratifica finale. La procedura potrebbe concludersi venerdì 22 marzo mattina.
I tentativi della Ue di utilizzare i proventi dai capitali russi congelati in Europa è un nuovo passo nella “violazione delle basi delle leggi europee”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che la sua vittoria nelle elezioni presidenziali dello scorso fine settimana “è solo un prologo a quelle vittorie di cui la Russia ha bisogno e che sicuramente verranno”. Lo riferisce l’agenzia Tass citando un discorso tenuto da Putin ai suoi sostenitori al Cremlino.
Mosca potrebbe rispondere allo stesso modo ai bombardamenti ucraini che prendono di mira infrastrutture civili sul territorio russo, “ma abbiamo una nostra visione, dei nostri piani a riguardo”, ha aggiunto il presidente Putin.
Fonte: Ansa
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