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Phil Collins, addio al palco: l’ultimo concerto coi Genesis

Sabato 26 marzo 2022. Una data che andrà impressa a fuoco nella storia della musica internazionale. Il concerto dei Genesis andato in scena quella sera alla O2 Arena di Londra, è stato anche l’ultimo della carriera di Phil Collins. Prima batterista, poi frontman della band dal 1975, la voce di Chiswick ha annunciato la sua intenzione al termine della performance londinese. E stavolta sembra sia tutto vero. Collins aveva provato ad allontanarsi dal palco già nel 2010, ponendo motivi familiari dietro la sua decisione. Poi il dietrofront e altri undici anni di rievocazioni storiche e nuovi lavori. Ora, però, il passo fatidico sembra essere cosa fatta. Per un motivo molto semplice ma estremamente decisivo: “Non riesco più a suonare”. Lui, che sulla musica ha costruito la sua carriera.

Phil Collins, la malattia

Una decisione che lascia di sasso per la caratura dell’artista ma che, forse, per i fan più appassionati non è stata una sorpresa. Il tour The Last Domino?, organizzato come reunion lo scorso anno, era stato interrotto a più riprese per via dell’emergenza Covid. E quando il gruppo era riuscito a esibirsi, a nessuno sarà sfuggito che Phil Collins ha cantato stando seduto. Sintomi evidenti di quei problemi di salute che fin dal 2009 lo affliggono. Parlando al Guardian, aveva spiegato che “la mia salute cambia le cose, fare lo spettacolo seduto cambia le cose”. Problemi che, a quanto pare, sarebbero dovuti allo schiacciamento delle vertebre, portato dalla posizione da batterista. Due interventi chirurgici, l’ultimo dei quali nel 2015. A quanto pare non risolutivo.

Il testimone di Peter Gabriel

Voce fra le più riconoscibili e potenti del panorama musicale pop e rock, Phil Collins ha ereditato il ruolo di frontman dei Genesis dopo l’addio di Peter Gabriel, nel 1975. Una soluzione “in casa”, visto che Collins era già il batterista della band. E lo resterà anche per il successivo album, A Trick of the Tail, del 1976, mantenendo le bacchette in studio. Grazie alla sua presenza scenica, il gruppo riuscirà a superare l’apparente vuoto incolmabile dell’uscita di Gabriel, infilando con Mike Rutherford e Tony Banks una serie di lavori di grande successo, fino alla separazione dei primi anni Novanta. Di lì, cicliche reunion e concerti da pieno assoluto, lavori da solista e altri con voce prestata al cinema (come le apprezzate colonne sonora per i film Disney Tarzan e Koda fratello orso). Una visita, con Rutherford e Banks, la farà anche a Roma, con il megaconcerto del Circo Massimo. Un evento storico, al cospetto di 500 mila persone.

Damiano Mattana

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