La Guardia di Finanza di Gorizia, in una vasta operazione che ha visto l’impiego di cinquanta militari, ha arrestato tre persone per il reato di caporalato.
Vengono loro contestati il reato di intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera, con le aggravanti della minaccia, del numero e della minore età dei lavoratori. Una quarta persona, fermata in un primo tempo, è stata scarcerata e sottoposta all’obbligo di dimora. Gli arrestati tenevano i lavoratori in uno stato di semi-segregazione. Questi hanno, infatti, hanno dichiarato che non potevano uscire dai dormitori e che erano stati loro sottratti i documenti di identità.
Nel corso di una perquisizione, eseguita da oltre cinquanta militari, nelle abitazioni e nei locali in uso agli indagati – tre cittadini romeni e uno moldavo – situati in provincia di Gorizia e Udine, tra cui tre dormitori, è stata riscontrata la presenza di trenta lavoratori di nazionalità romena, tutti irregolari, tra cui due minorenni, un ragazzo di 17 anni e uno di 16, alloggiati in condizioni igienico-sanitarie precarie e ammassati in spazi non idonei.
Fonte: Ansa
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