Pubblicato oggi l’ultimo sondaggio Eurobarometro commissionato dal Parlamento Europeo Eurobarometro. Dai dati si evince come i cittadini dell’Unione Europea siano insoddisfatti dalle misure sul carovita e che solo il 46% degli italiani è positivo sull’appartenenza alla Ue.
Solo un terzo (33%) dei cittadini europei si dichiara soddisfatto delle misure adottate finora, sia dai governi nazionali che dall’Unione Europea, per mitigare gli effetti sul costo della vita delle molteplici crisi che hanno colpito il continente. Lo riporta l’ultimo sondaggio Eurobarometro commissionato dal Parlamento Europeo.
In particolare, in Italia il 56% si ritiene insoddisfatto delle misure adottate dall’Ue e il 60% di quelle prese dal proprio governo. Per quanto riguarda la situazione finanziaria dei cittadini, l’indagine mostra che quasi la metà della popolazione dell’Ue (46%) afferma che il proprio tenore di vita sia già stato ridotto a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19, della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e dall’aumento del costo della vita.
“Le persone sono comprensibilmente preoccupate per l’aumento del costo della vita, poiché sempre più famiglie stanno lottando per sbarcare il lunario. Ora è il momento per noi di garantire soluzioni per tenere sotto controllo le nostre bollette, respingere l’inflazione e far crescere le nostre economie. Dobbiamo proteggere i più vulnerabili nella nostra società”, ha commentato la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
La preoccupazione maggiore per il 93% dei cittadini europei riguarda il crescente costo della vita. Lo riporta l’ultimo sondaggio Eurobarometro commissionato dal Parlamento Europeo. In ciascuno Stato membro, oltre sette intervistati su dieci hanno dichiarato di esser preoccupati del costo della vita.
Con il 98%, l’Italia è il terzo paese con il dato più alto dopo Cipro (99%) e Grecia (100%). L’aumento dei prezzi, compresi quelli dell’energia e dei generi alimentari, è infatti stato avvertito da tutte le categorie sociodemografiche che hanno partecipato all’indagine. La seconda preoccupazione più citata (82%) è la minaccia della povertà e dell’esclusione sociale, seguita dal cambiamento climatico e dalla diffusione della guerra in Ucraina ad altri paesi pari al terzo posto con l’81%. In Italia sono il cambiamento climatico e la povertà e esclusione sociale a occupare il secondo posto (entrambe 92%). Il sondaggio ha inoltre rilevato l’aumento della quota di cittadini che affrontano difficoltà di pagamento delle bollette “la maggior parte del tempo” o “a volte”, un aumento di nove punti dal 30% al 39% dall’autunno 2021. In Italia questo dato è al 64%.
In Italia solo il 46% dei cittadini vede l’adesione all’Unione europea come una “cosa buona”. Lo riporta l’ultimo sondaggio Eurobarometro commissionato dal Parlamento Europeo. Secondo l’indagine, le recenti crisi, e in particolare la guerra della Russia contro l’Ucraina, stanno rafforzando il sostegno dei cittadini all’Ue: ora il 62% vede l’adesione all’Ue come una “buona cosa”, uno dei risultati più alti registrati dal 2007. In Italia però questo dato è tra i più bassi in Ue, dopo Slovacchia (44%), Grecia (43%) e Austria (42%).
Il 13% degli Italiani inoltre considera l’adesione come una cosa negativa. Infine, due terzi dei cittadini europei (66%) considerano importante l’appartenenza del proprio Paese all’Ue e il 72% ritiene che abbia beneficiato dall’essere membro dell’Ue (61% per l’Italia). In questo contesto, il 36% degli europei afferma che il contributo dell’Unione europea al mantenimento della pace e al rafforzamento della sicurezza sia tra i principali benefici dell’adesione all’Ue.
Fonte: Ansa
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