Il terzo dei sette ragazzi evasi ieri sera dall’istituto minorile Beccaria (quattro minori e tre maggiorenni) è tornato in carcere. Sarebbero stati i genitori a convincerlo a tornare stamane nell’istituto. Altri due erano stati presi poco dopo la fuga. Quattro gli agenti intossicati del rogo appiccato da alcuni detenuti.
Sono quattro gli agenti di Polizia penitenziaria portati in ospedale dopo essere rimasti intossicati ieri sera dal fumo causato dalle fiamme appiccate nelle celle da alcuni detenuti dell’istituto minorile Beccaria di Milano, dopo che sette reclusi erano scappati. Gli agenti hanno 25, 26, 27 e 34 anni e sono tutti stati portati tutti all’ospedale San Carlo, nessuno in condizioni gravi. Il 118 ha mandato sul posto cinque ambulanze e altri due mezzi.
Don Gino Rigoldi, storico cappellano dell’Istituto minorile Beccaria, ne è convinto: “Mi telefoneranno, li riporterò indietro”. Davanti al carcere dove ieri sono evasi sette detenuti, l’ex cappellano dell’istituto si augura che questa vicenda “dia uno scossone” al Ministero per un carcere in cui “manca un direttore da 20 anni e ci sono lavori da 16”. I ragazzi sono infatti scappati approfittando delle strutture di alcuni lavori in corso.
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ritiene che “siamo vicini, speriamo di esserlo, per quanto riguarda la cattura anche degli altri soggetti che sono fuggiti”. Lo ha detto dopo una visita nell’istituto minorile Beccaria dove ieri sette giovani sono evasi. Tre sono già tornati in carcere. “Le indagini sono in corso. Contiamo presto di avere delle notizie positive”, ha detto Ostellari.
Fonte: Ansa
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