Editoriale

Quel desiderio di amore puro nascosto in ognuno di noi

Tutti siamo alla ricerca della Verità, del senso delle cose, del senso della nostra vita. L’uomo si affanna nel cercarlo fuori di sé, nel raggiungere obiettivi, nel darsi un motivo per vivere, per essere amato e riconosciuto. Per poi scoprire che tutto questo non è sufficiente. Sempre rimarrà un senso di incompiutezza, come un sapore amaro di non aver poi scoperto davvero quella pienezza che cercavamo. In qualche modo ci sentiamo così tutti “orfani”, come dice oggi Gesù nel Vangelo.

Perché nel profondo di ognuno di noi è nascosto questo desiderio di Amore puro, la chiamata a ricevere e donare sé stessi: questo desiderio solo se incontriamo Cristo comincia a fiorire, come una rosa che rende un giardino armonioso, elegante. Come un figlio che ritrova un padre che credeva morto e piange di gioia nell’abbracciarlo. Così si trasforma la nostra vita.

Gesù ha un amore sconfinato verso di noi, un amore puro, senza limiti o condizioni: Lui lo ha mostrato dando la Sua vita per noi. Incontrare questo Amore puro, fedele e pieno, è fare l’esperienza più fantastica! Sentirsi amati così, senza condizioni o esigenze, è sperimentare cosa vuol dire la Vita eterna.

Oggi Gesù ci chiama ad osservare i suoi comandamenti. Non come una legge, perché non potremo mai seguire i comandamenti per dovere: la legge interviene quando non c’è più amore. In un matrimonio finché c’è amore tra i due coniugi, la legge non serve a nulla, nemmeno ci si ricorda che esiste… Ma nel momento che iniziano i problemi, ecco gli avvocati e i codici!

Giovanni Paolo II, di cui domani ricorderemo il centenario della nascita, autore di opere meravigliose sull’amore tra uomo e donna, scrisse: “Egli rimane per sé stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l’amore, se non si incontra con l’amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente” (Redemptor Hominis n. 10).

E’ solo l’incontro con l’Amore di Cristo che ci trasforma da orfani, in figli. Per ricevere il Suo Spirito. Osservare i suoi comandamenti, come ci chiede Gesù nel Vangelo di questa domenica, non sarà un obbligo che ci schiaccia, ma una risposta naturale e gioiosa a questo amore.

mons. Antonio Interguglielmi

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