Editoriale

Crisi di governo: la legge elettorale è la grande esclusa dal dibattito

In questa crisi di governo, le forze si sono attaccate tra loro su più fronti, ma un grande escluso dal dibattito sembra essere la legge elettorale che non è stata ancora in ballo da nessuno…

La legge elettorale non dovrebbe essere la “legge della maggioranza”, ma la legge con una larga convergenza parlamentare e governativa. Il governo potrebbe aiutare in questo, ma non dovrebbe essere il protagonista della scelta. Comunque la legge elettorale dovrebbe essere tale da garantire sia la maggioranza che l’opposizione, perché davvero ogni soluzione che viene adottata non deve essere né di vantaggio ipotizzato, né di ostruzione per altri. Tanto più che in genere il risultato non rispecchia quelle che sono le intenzioni.

I modelli di legge elettorale possono essere diversi, la finalità di questa legge da una parte è quella di assicurare la rappresentanza e di farlo possibilmente in modo aderente; qualche variazione di certo è ammessa nella rappresentanza rispetto allo specchio fedelissimo del corpo elettorale; ma è fondamentale garantire anche le voci minoritarie che si esprimono nelle istituzioni, non fuori o contro le istituzioni.

La legge elettorale deve anche assicurare la governabilità possibilmente. Il risultato elettorale deve anche dar vita a un parlamento nel quale è possibile, senza frammentazioni e conflitti, assicurare la stabilità dei Governi.

Riguardo ai vari modelli elettorali possibili, ci sono modelli estremi ma non mi pare che questi possano essere risolutivi.

Se si tratta di una legge proporzionale, ci può essere una soglia di sbarramento, comunque il congegno elettorale certamente evita le minoranze molto piccole, tanto più che nel nuovo Parlamento un livello di rappresentanza rilevante è richiesto dalla riduzione del numero dei parlamentari.

Anche una legge maggioritaria può avere delle particolarità e può assicurare una presenza delle minoranze, non solamente come tribuna.

Ripeto, le legge elettorale dovrebbe essere abbastanza stabile e una legge ordinaria e non costituzionale, con una sua linearità.

Abbiamo visto una legge elettorale bocciata dalla Corte Costituzionale e questo è un elemento molto grave. Elaborare una legge elettorale che presenta vizi di costituzionalità e va a incidere nella sostanza della rappresentanza è grave.

Va trovata una soluzione equilibrata, da qualunque modello si parta, sia maggioritario (o tendenzialmente maggioritario, perché in Italia un maggioritario puro non c’è mai stato), sia che si parta da un sistema proporzionale.

Cesare Mirabelli

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