Editoriale

I 6 punti fondamentali da cui dovrebbe partire il lavoro del nuovo governo

La crisi di governo ha fatto sì che si accendessero i fari su alcune problematiche – inflazione, aumento dei prezzi dei generi alimentari, rincari dei carburanti – che si ammassano sulla testa delle famiglie italiane come una spada di Damocle pronta a colpire. Il nuovo governo italiano dovrebbe intervenire su diversi punti, in primo luogo dovrebbe dare un forte sostegno alla natalità. Il nostro Paese sta invecchiando velocemente, mancano i giovani che lavorano. Secondo, dovrebbe dare lavoro: abbiamo visto come i cambiamenti climatici stanno sconvolgendo sempre di più tutto il mondo. Quindi il nuovo esecutivo dovrebbe coinvolgere tutti, a partire dai giovani, indirizzandoli verso studi che, in futuro, permettano loro di lavorare in campo ambientale così da proteggere il creato. E’ un dovere imprescindibile, stiamo vedendo i danni che gli eventi climatici estremi causano.

Come terzo punto, il nuovo governo dovrebbe investire sulla scuola, nel dare formazione. Quarto: incrementare la possibilità di accedere alle attività sportive, guardiamo la nota positiva del nuoto e dell’atletica, dove i ragazzi della nazionale stanno riscuotendo molto successo. I giovani amano lo sport e la competizione sana.

Il governo, inoltre, dovrebbe avere sempre un occhio di riguardo per le fasce più deboli della popolazione come gli anziani: dovrebbero essere sviluppate delle politiche familiari che permettano ai figli di tenere con loro i genitori anziché costruire mega strutture dove rinchiudere gli anziani. Non dovrebbe dimenticare le persone che sono affette da disabilità, anzi dovrebbe favorire la loro integrazione nella società e nel mondo del lavoro.

La prossima classa politica, inoltre, dovrebbe impegnarsi affinché soprattutto i giovani siano tutelati dal punto di vista di abuso e dipendenze dalle sostanze tossicodipendenti. Abbiamo visto, come in tempo di campagna elettorale, torni sempre il discorso della legalizzazione delle droghe leggere. La cronaca ci insegna come l’utilizzo di sostanze stupefacenti sia dannoso: pensiamo a quell’uomo che, sotto l’effetto di droghe, ha investito e ucciso un ragazzino di 11 anni. Ci sono molti tempi più importanti e urgenti per il Paese di cui parlare: legalizzale cosiddette droghe leggere aprirebbe potenzialmente la porta del consumo anche a chi in questo momento non ne fa uso. Il governo dovrebbe concentrarsi sui punti che elencavo prima che sono ciò che forma la struttura del Paese, deve lavorare per la vita non per la morte.

E’ importante, inoltre, che mantenga uno sguardo aperto all’Europa e al mondo, non dimenticando le tante persone che fuggono dalle loro terre nella speranza di un futuro migliore, con la possibilità che queste persone abbiano la possibilità di integrarsi veramente.

Paolo Ramonda

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