Una casa per padri separati e giovani soli e isolati, che finiscono per strada, senza un tetto o un posto in cui dormire, dedicata a don Tonino Bello e gestita dalla comunità “Migrantesliberi”. Sarà inaugurata martedì 13 febbraio, alle 18:00, ad Andria, alla presenza del vescovo, mons. Luigi Mansi, che benedirà la struttura.
Questa iniziativa nasce “dall’insorgenza di una nuova necessità sociale: lo stato di difficoltà e abbandono di uomini separati e di tanti giovani”, si legge in una nota diffusa dalla diocesi pugliese. L’obiettivo sarà quello di “offrire percorsi umano-spirituali, con figure professionali per un reinserimento sociale, per il miglioramento della propria esistenza e per promuovere il rispetto delle regole per la comune e civile convivenza”.
La casa è stata intitolata a don Tonino Bello, in occasione del 25° anniversario della sua morte. “Sicuramente questa iniziativa non sarà la soluzione al problema complessivo del disagio che in tanti versano – si continua a leggere nella nota -, ma sicuramente è un segno di prossimità, che si distingue dalla crescente indifferenza sociale di questo tempo. Anche perché diverse sono le altre case famiglia della Comunità 'Migrantesliberi' dislocate sul nostro territorio per uomini, donne e giovani”.
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