L'arte e la bellezza hanno sempre avuto un ruolo di grande rilievo nella Chiesa per l'intrinseco legame con la teologia, in quanto “riflesso” della bellezza divina. L'approfonidimento di tale legame è lo scopo principale del corso “Quando l’arte rappresenta la teologia. Antropologia teologica artistica”, che si sta svolgendo a Verona presso il Seminario Maggiore. Si tratta di sei incontri, iniziati l'11 gennaio, che si tengono il giovedì sera dalle 20.30 alle 22, fino al 15 febbraio.
“Il percorso – si legge sul sito web della diocesi – intende far riscoprire una serie di opere d'arte dedicate ai grandi temi dell'antropologia teologica, dalla Creazione all'Escatologia, che sono stati interpretati lungo i secoli dai principali maestri della pittura e della scultura (e non solo): in molti casi essi ci hanno lasciato dei veri capolavori di arte e di fede” analizzati dai relatori a partire da diverse prospettive. Lungo questo itinerario “verrà dedicato uno spazio speciale all’approfondimento di alcune opere d’arte custodite nel Museo Civico di Castelvecchio di Verona, a cui sarà dedicata una visita riservata ai partecipanti”, in programma il 24 febbraio.
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