In occasione della Giornata mondiale della pace, il 1° gennaio 2018 la Caritas della diocesi di Bolzano-Bressanone assume la gestione del Centro per la pace su incarico del Comune di Bolzano. “L’attività di promozione della pace e l’attenzione al mondo, all’umanità e ai diritti umani sono da sempre patrimonio della Caritas a tutti i suoi livelli – dice il direttore Paolo Valente – Per questo abbiamo accolto volentieri la proposta del Comune di assumere, col nuovo anno, la gestione del Centro”.
Come riporta il Sir, l’attività del Centro per la pace si ispira agli obiettivi raccolti nello Statuto della Città di Bolzano: “Promuovere la cultura della pace e dei diritti umani, contribuendo alla cooperazione pacifica fra i popoli”. “Lo stile di lavoro del Centro – spiega Valente – si può riassumere nella frase: tradurre i fatti in parole, tradurre le parole in fatti. Concretamente ciò significa avviare processi, proporre percorsi. Gli eventi (convegni, serate ecc.) è bene non siano episodi a sé stanti, ma il frutto, il punto d’arrivo, di verifica o di partenza di un percorso che avvenga nell’ambito del Centro oppure in altri contesti”. Si tratta di dare voce a esperienze concrete, soprattutto a quelle che non sono toccate dai circuiti ufficiali dell’informazione e di promuovere la pace con scelte e azioni tangibili. Il programma del Centro per la pace sarà elaborato e presentato nel corso del mese di gennaio. La Caritas ringrazia la Giunta comunale di Bolzano per la fiducia e la collaborazione e Pax Christi per il lavoro svolto in questi anni.
La Diocesi di Bolzano-Bressanone ha tre gruppi linguistici per cui l'organizzazione pastorale e amministrativa deve tener conto delle diverse sensibilità e delle tradizioni e corrispondere alla vocazione dell'unità fra questi gruppi linguistici. Le strutture sono state organizzate in modo da corrispondere sia al bisogno di unità della diocesi, come del rispetto dei diversi gruppi linguistici. La diocesi di Bolzano-Bressanone consiste di 20 decanati e 281 parrocchie. La diocesi nasce nell’agosto 1964 come erede diretta della diocesi di Bressanone la quale, dopo aver perso i territori del Tirolo settentrionale ed orientale e del Vorarlberg, fu ampliata verso sud, ottenendo dall’arcidiocesi di Trento la zona situata entro i confini della provincia di Bolzano e venendo così a coincidere con quest’ultima.
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