Si terrà nel prossimo fine settimana, da venerdì 25 a domenica 27, ad Agrigento il “Cantiere delle idee 2.0“, il workshop per gli animatori degli operatori pastorali giunto alla seconda edizione. Un momento, spiega il sito della diocesi, che “costituisce un’occasione in cui idealmente tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi, attraverso i loro rappresentanti, si incontrano, si confrontano e si formano per attuare quella 'conversione pastorale' di cui sempre più sentiamo il bisogno”.
In linea con le indicazioni del Piano Pastorale Diocesano, il “Cantiere” cercherà di rispondere al modo di farsi carico “delle 'fragilità dell’umano' in modo da offrire, insieme a risposte concrete di prossimità e solidarietà, anche una proposta di 'primo annuncio'”. Una riflessione che prenderà le mosse dalla lettera pastorale dell'arcivescovo, il cardinale Francesco Montenegro. Un altro aspetto che verrà messo al centro dei lavori è l'influenza della mafia nella società siciliana e agrigentina in particolare: ci sarà infatti “una più matura valutazione di quanto la mentalità mafiosa incida nei nostri comuni, condizionando — o almeno favorendo — scelte e prassi, non solo sociali ma anche ecclesiali. In tal modo costituirà un ulteriore incentivo e fornirà nuove chiavi interpretative per la lettura del territorio”. Uno spunto che viene da due importanti riferimenti. Il primo è la lettera “Convertitevi!” consegnata dai vescovi siciliani in occasione, il 9 maggio scorso, del 25mo anniversario della visita di San Giovanni Paolo II ad Agrigento e del suo celebre grido rivolto ai mafiosi durante la celebrazione nella Valle de Templi. Il secondo è il documento “Emergenza mafia”, pubblicato nell’aprile 1992 dal Consiglio Pastorale Diocesano.
A guidare il workshop, insieme all’equipe del Dipartimento Pastorale, sarà il prof. Giuseppe Notarstefano, ricercatore di Statistica Economica alla Lumsa di Palermo, vice presidente nazionale del settore adulti di Azione Cattolica e direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Palermo. I lavori si apriranno con una relazione introduttiva a cura del Vicario per la Pastorale don Giuseppe Agrò sul tema “Abitare una comunità 'ripensata': le domande che le fragilità del territorio agrigentino pongono oggi alla coscienza ecclesiale”. La seconda giornata sarà dedicata al lavoro dei gruppi, attraverso le due modalità tipiche dell’ultimo Convegno Ecclesiale Nazionale: la narrazione e il laboratorio. Domenica, dopo la Messa presieduta dal cardinal Montenegro, è prevista la restituzione in assemblea dei laboratori e, a partire dalla condivisione e dalla rilettura di questi risultati, il prof. Notarstefano concluderà con una sintesi dei lavori.
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