Mai tanti abusi e molestie su minori quanti in pandemia. L’ultimo caso in Toscana. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Grosseto su molestie sessuali che potrebbe aver subito una tredicenne. Le indagini sono scattate dopo l’intervento nei giorni scorsi dei militari in un campeggio della Maremma dove la minore era in vacanza con la famiglia, a seguito di una lite. Il diverbio, da quanto appreso, avrebbe riguardato altre questioni ma nell’occasione sarebbe emerso il racconto su molestie subite da parte di un conoscente della sua famiglia. La notizia di indagini su un presunto caso di abusi sulla minore è stata riportata dalla Nazione.
Sos molestie. Telefono Azzurro è rimasto operativo durante tutto il mese di agosto con le sue linee, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E ha ricevuto molte segnalazioni di casi di abusi e violenze su minori. “Così come è accaduto nelle settimane di lockdown a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, anche durante le vacanze estive e nei periodi di festa, si registra un aumento significativo degli episodi di violenza a causa di crescenti tensioni familiari. Nonché di problematiche relative alla salute mentale”, spiegano alla onlus che dal 1987 difende i diritti dell’infanzia, riconosciuta dalla Convenzione Onu-. Nei mesi di aprile e maggio 2020, le richieste di aiuto giunte alla linea 19696 sono aumentate, rispetto agli stessi mesi dell’anno 2019, del 35%. Nel periodo di emergenza sanitaria, i casi gestiti relativi a difficoltà nell’area della salute mentale sono aumentati del 28,4%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
Anche i casi di abuso e violenza risultano aumentati del 18.5%. Oltre alla linea gratuita di ascolto e consulenza 19696, a disposizione dei bambini e degli adolescenti, è operativa anche la chat tutti i giorni, sempre. Sono invece attive, per segnalazioni di emergenza, il Servizio 114 emergenza infanzia e il Numero unico per minori scomparsi 116000 in caso di situazioni di scomparsa. Infine, sono disponibili anche le applicazioni per dispositivi Apple e Android che permettono di geolocalizzare la richiesta di aiuto e di intervenire tempestivamente. L’associazione per la tutela dell’infanza “Telefono Azzurro” è stata fondata dal professor Ernesto Caffo, docente di neuropsichiatria infantile all’Università di Modena e Reggio Emilia.
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