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Treni: compie 80 anni il record mondiale di velocità

Il record mondiale di velocità dell’ETR 212 compie ottant’anni. Il 20 luglio 1939, infatti, l’Elettrotreno italiano ETR 212 ha fatto segnare, con 203 chilometri orari, il record mondiale di velocità ferroviaria. La massima velocità, per l’epoca, è stata raggiunta fra Fidenza e Piacenza nel viaggio da Firenze a Milano compiuto in un’ora e 55 minuti, con una velocità media di 164 chilometri orari. L’Elettrotreno, precursore degli attuali treni alta velocità, è stato presentato nel 1940 all’Esposizione universale di New York. Nei primi anni Sessanta, con l’aggiunta della quarta carrozza, è stato sottoposto al primo restyling e, come ETR 220, ha continuato a viaggiare lungo le principali direttrici ferroviarie del Paese. L’Elettrotreno fa oggi parte del Parco rotabili storici della Fondazione FS Italiane.  “Il 20 luglio ricorre l’ottantesimo anniversario del record mondiale di velocità raggiunto dall’ETR 212, l’Elettrotreno che Fondazione FS Italiane ha in programma di riportare sui binari, recuperando gli interni e installando a bordo i più moderni sistemi di sicurezza”, dichiara Luigi Cantamessa Direttore Generale della Fondazione FS Italiane. “Fra i progetti della Fondazione FS Italiane, infatti, c’è lo sviluppo dell’offerta turistica a bordo degli ETR, i precursori dei più moderni treni alta velocità. In quest’ottica, abbiamo individuato, quale hub manutentivo degli Elettrotreni storici, alcuni spazi all’interno dell’ex OGR di Bologna”.

Obiettivo 505 km/h

Intanto in  Giappone, e per la precisione sui binari della rete ferroviaria che collegano le città di Aomori e Sendai, sono in corso i test dell’Alfa-X, ovvero il nuovo gioiellino tecnologico nipponico di Jr-East attualmente indicato come il treno su rotaie più veloce del mondo, riferisce Wired. Il convoglio in questione è destinato a diventare il nuovo sovrano dei celeberrimi bullet train giapponesi: sarà in grado di raggiungere i 400 chilometri orari, anche se, a quanto pare, la sua velocità in servizio, con passeggeri a bordo, sarà abbassata a 360. Dieci in più del Fuxing Hao cinese, che collega Pechino e Shanghai, sottolinea Wired. La caratteristica forma allungata simile a un naso del vagone di testa del treno, lungo in tutto 22 metri, consentirà di ridurre al minimo l’attrito con l’aria. Per il resto, questo Alfa-X servirà in particolare a potenziare i collegamenti tra la città di Sapporo e il resto del Giappone, e dovrebbe entrare pienamente in funzione entro il 2030. Attenzione, però, perché per quella data potrebbe già aver perso il titolo di treno più veloce del Sol Levante: è in fase di completamento, infatti, una nuova linea ferroviaria a levitazione magnetica destinata a collegare Tokyo e Nagoya, racconta Wired. Staccandosi fisicamente dai binari, e dunque eliminando l’attrito con le rotaie, i convogli di questa linea potranno raggiungere i 505 chilometri orari di velocità.

 

Giacomo Galeazzi

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