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La storia dell'ora legale

Alle 2 di questa notte l'orologio verrà spostato avanti di un'ora. E' l'ora legale, istituita ufficialmente in Italia solo nel 2010 – ma praticata da molto prima – per risparmiare sull'energia. Eppure questa pratica, iniziata durante la Prima Guerra Mondale, potrebbe sparire nel 2021.

Secondo una risoluzione legislativa sostenuta dal Parlamento Europeo, infatti, “il 2021 potrebbe essere l’ultimo anno con un cambio stagionale dell’ora nell’Unione europea e gli Stati membri manterranno il diritto di decidere il proprio fuso orario”, come scrive il Corriere della Sera. Il testo precisa che i “Paesi dell’Ue che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero regolare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero spostare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di ottobre 2021. I deputati hanno sostenuto la proposta della Commissione di porre fine al cambio stagionale dell’ora, ma hanno votato per rinviare la data dal 2019 al 2021”.

La storia

L'ora legale è la convenzione di spostare avanti di un'ora le lancette degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l'irradiazione del sole durante il periodo estivo. Di converso, il termine ora solare si riferisce all'orario statale usato durante il periodo invernale, quando esso coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento, chiamato anche “ora civile convenzionale”. Il primo Paese industrialzzato a usare l'ora legale fu la Gran Bretagna quando, nel 1916, la Camera dei Comuni diede il via libera al cosiddetto “British Summer Time”, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti paesi imitarono il Regno Unito in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.

Grosso risparmio energetico

In Italia l'ora legale nacque come misura di guerra nel 1916. Ma solo nel 2010 l'Italia – con l'art. 22 della legge n. 96, recependo la direttiva 2000/84/CE del Parlamento europeo – fissò l'inizio dell'ora legale alle ore 2:00 del mattino dell'ultima domenica di marzo e il termine alle 3:00 del mattino dell'ultima domenica di ottobre. La pratica di spostare le lancette era comunque già entrata in uso fin dal 1996. Lo scopo è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. In effetti, secondo le stime di Terna – la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione – nel iperiodo compreso tra il 2004 e il 2012 l'ora legale ha permesso un risparmio di oltre 6 miliardi di kilowattora, vale a dire un risparmio di novecento milioni di euro. 

Milena Castigli

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