Il pianeta 9 esiste o è un buco nero?

Il Pianeta 9? Potrebbe esistere davvero!
É inseguito da decenni ed ha ispirato fantasie, ricerche e calcoli di meccanica celeste. Inoltre di recente è anche riaccesa l’ipotesi secondo cui potrebbe essere un buco nero primordiale. Per questo due astronomi propongono una tecnica per individuarlo mappando il cielo. Bisogna andare alla ricerca dei bagliori emessi dalle comete mentre vengono divorate. La tecnica è stata pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal Letters. Sul periodico è stata presentata la tecnica è di Amir Siraj e Abraham Loeb, dell’università americana di Harvard.

Come cercare i buchi neri

I due astronomi hanno sviluppato un metodo per cercare buchi neri nella regione più esterna del Sistema Solare.
Questo per determinare la vera natura dell’ipotetico Pianeta 9. La sua esistenza è stata ipotizzata per spiegare le insolite orbite allineate di sei piccoli corpi celesti ai confini del Sistema solare.

L’identità del pianeta

Ci sono varie ipotesi sull’identità del misterioso pianeta. C’è chi ritiene che abbia le dimensioni di Nettuno. Chi pensa che abbia anche altri misteriosi compagni. Fra le più recenti, vi è l’ipotesi che non sia affatto un pianeta ma un buco nero. La proposta è stata avanzata nel 2019 dai fisici dell’università britannica di Durham e dell’università americana dell’Illinois a Chicago.

Un pineta grande quanto un pompelmo?

Una delle idee avanzate, osserva spiega Siraj, “è stata che il Pianeta 9 possa essere un buco nero delle dimensioni di un pompelmo, con una massa da cinque a dieci volte quella della Terra“. Il più misterioso dei pianeti sarebbe un buco nero primordiale, che non è nato dal collasso di una stella, ma dalla materia che si è addensata nel corso dell‘espansione iniziale dell’universo.

Come individuare il pianeta

Secondo i due astronomi questo oggetto sarebbe possibile individuarlo grazie alla missione Lsst (Legacy Survey of Space and Time) che dovrebbe diventare operativa nel 2023. Il progetto è basato su un telescopio in costruzione nel Nord del Cile, in grado di fotografare l’intera volta celeste dell’emisfero australe.