Secondo una ricerca di Robin Dunbar, antropologo e psicologo dell’Università di Oxford, le relazioni umane significative, comprendenti la famiglia e gli amici, che ogni persona può mantenere nel medesimo lasso di tempo, sono 150.
In particolare, tali studi, sostengono che, le 150 connessioni stabilite da ogni individuo, vengono distribuite in cerchi concentrici con diverse differenze qualitative nelle relazioni. Inoltre, è emerso che, i soggetti provenienti da famiglie numerose, hanno una rete amicale più ristretta, in quanto danno la precedenza ai membri del proprio nucleo famigliare. In seguito a questo, lo studioso Dunbar, ha posto un limite alla cerchia degli amici più stretti in un numero che può oscillare tra le due e le cinque persone, mentre invece, per quanto riguarda le connessioni stabilite, possono variare tra le 100 e le 250 unità.
I fattori che determinano il nascere e il consolidarsi di un’amicizia, secondo lo psicologo inglese sono, il tempo passato insieme in diversi spazi, come ad esempio, il lavoro, la scuola, la pratica di un’attività sportiva comune o la condivisione di un passatempo; l’attenzione a focalizzare l’attenzione su coloro che potrebbero diventare amici; l’inclinazione a prendere l’iniziativa; le idee per passare dei momenti insieme; il coltivare l’immaginazione comune e l’attitudine al perdono. Infine, è stato sottolineato che, le amicizie virtuali, pur dando una sensazione di benessere, non hanno una equivalenza con quelle reali.
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