USA, SI ALLARGA LA PROTESTA PER LA MORTE DI FREDDIE GRAY. 100 ARRESTI A NEW YORK

Nonostante l’imposizione del coprifuoco da parte del sindaco Stephanie Rawling-Blake, sono continuante le proteste nella notte a Baltimora, dove dalle 22 di ieri sera dieci persone sono state arrestate per aver violato il divieto. Ma le proteste per la morte di Freddie Gray hanno superato i confini della città e si stanno allargando in tutti gli Stati Uniti. Il movimento “Black lives matter”, nato la scorsa estate dopo l’uccisione di Michael Brown a Ferguson, è tornato a protestare in molte città, tra le quali Washington, New York, Boston e Minneapolis.

A New York sono almeno 100 le persone che sono state arrestate per aver bloccato uno dei tunnel cittadini durante la protesta organizzata da Millions March NYC a cui hanno partecipato circa 3500 persone. Sono stati 1500 i manifestanti che si sono organizzati in un corteo pacifico a Minneapolis, dove un gruppo di afroamericani portava una bara come simbolo di tutti i giovani uccisi in questi mesi. A Washington centinaia di persone hanno sfilato a poca distanza dalla Casa Bianca.

A Baltimora invece l’epicentro delle proteste si è verificato nella zona ovest della città e la tensione ha raggiunto il culmine quando gli agenti in tenuta anti sommossa hanno usato i lacrimogeni in risposta al lancio di oggetti. Tutta la città è stata presidiata dalla polizia locale e dalla guardia nazionale accorsa con 2000 uomini.

Sin dalla mattina la folla si era radunata davanti al Cvs, l’emporio distrutto dai disordini e divenuto il simbolo delle violenze. Alcune persone della comunità locale si sono radunate davanti al negozio armati di scope e palette per “ripulire” la città. Fino al tramonto si sono susseguite molte marce spontanee animate dallo slogan “no giustizia, no pace”.

“Sfortunatamente troppo spesso oramai vediamo queste morti collegate alla polizia. E ovviamente si comincia a riconoscere che non si tratta di incidenti isolati, a Ferguson come a New York, ma di una questione più generale”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ribadendo che la soluzione si può trovare  “in un impegno di tutti noi, dell’intera società e non solo della polizia o del Dipartimento di giustizia”.

Preoccupazione da parte delle forze dell’ordine per la giornata di venerdì, data in cui le autorità locali si sono impegnate a diffondere un rapporto sulle circostanze della morte di Freddie Gray. Inoltre il neo ministro della giustizia Loretta Lynch ha reso noto che il suo dipartimento ha ufficialmente aperto un’inchiesta sull’episodio che ha scatenato una forte ondata di violenze.