In mare da 4 giorni e miracolosamente vivo. Alcune unità della Marina militare della Tunisia hanno tratto in salvo ieri pomeriggio un uomo naufrago in mare. Il ragazzo era a 15 miglia ad est al largo di Chebba, nel governatorato di Mahdia. Era lì da 4 giorni.
Come è sopravvissuto? Il ragazzo è rimasto aggrappato ad un contenitore di plastica per tutto il tempo. Questo gli ha permesso di non affogare. Una volta individuato, è stato tratto in salvo dalla marina tunisina. La vicenda è stata riportata dal ministero della Difesa di Tunisi.
Nel comunicato il ministero ha anche precisato che, una volta soccorso, l’uomo ha raccontato la sua storia. Era salpato quattro giorni prima da Sfax, insieme ad altri 25 tunisini, per cercare di raggiungere illegalmente le coste italiane. Ad un certo punto, l’imbarcazione sulla quale si trovavano è affondata a causa di un problema al motore. Lui ha trovato soccorso grazie al salvagente di fortuna, ma non si sa nulla degli altri passeggeri.
L’uomo è stato trasportato al porto di Monastir e poi all’ospedale regionale dove è stato ricoverato. Sembra che sia in discrete condizioni di salute, nonostante tutto. Proseguono intanto le ricerche degli altri eventuali dispersi nel tratto di mare interessato. Lui è stato fortunato. Non è dato sapere però che fine hanno fatto i suoi connazionali, forse inghiottiti dal quel mare che doveva trasportarli verso la speranza di un futuro migliore.
Sempre in tema di migranti, proseguono senza sosta gli sbarchi a Lampedusa. Barchini improvvisati o navi vere e proprie dalla Libia o dalla Tunisia. Oggi, undici tunisini sono stati arrestati perché tornati a Lampedusa nonostante il decreto di espulsione e 8 perché rientrati in Italia nonostante i respingimenti.
Sulla questione è intervenuta il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. “Per noi sono inaccettabili questi arrivi continui, che stanno collassando l’isola di Lampedusa”. Così ha detto a Sorbolo (Parma) a margine della consegna al Comune di un compendio immobiliare confiscato alla criminalità organizzata. “Il momento effettivamente è difficile”, ha sottolineato la ministra. Sui migranti “noi stiamo facendo tutto il possibile”. “Ci troviamo davanti a un evento con numeri elevatissimi”, ha sottolineato il ministro ripreso da Ansa ricordando che l’hotspot è al collasso. “L’isola di Lampedusa non può da sola avere una pressione di un numero di migranti che arrivano a ripetizione”, ha concluso Lamorgese.
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