I Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani hanno eseguito stamane all’alba 4 misure cautelari e una interdittiva nei confronti di affiliati alle famiglie mafiosa di Castellamare del Golfo e Paceco. I militari sono stati coordinati dalla Dda di Palermo su richiesta del Gip. Due i nomi già noti tra gli arrestati. Il reggente Mariano Asaro, soprannominato “il dentista” e già condannato per associazione mafiosa; e Carmelo Salerno, considerato il capomafia di Paceco. I reati contestati sono, a vario titolo, di associazione mafiosa e intestazione fittizia di società aggravati dal metodo mafioso.
Secondo l’accusa, Asaro, con l’ausilio di Salerno e di altri indagati, avrebbe creato una società intestata a prestanomi per la gestione di un ambulatorio odontoiatrico a Paceco. Secondo i carabinieri, grazie all’intervento dell‘ex deputato regionale Paolo Ruggirello, raggiunto da informazione di garanzia, lo studio doveva essere convenzionato con la mutua. Ruggirello era già stato arrestato in seguito a un blitz antimafia nel 2019. Secondo l’accusa Maria Vincenza Occhipinti, incensurata e cognata di Asaro, diede la propria disponibilità ad intestarsi fittiziamente la società. Inoltre, un medico compiacente, Vito Lucido – interdetto dall’attività per un anno – accettò di comparire come direttore sanitario per l’ottenimento delle autorizzazioni sanitarie ed al convenzionamento con la mutua.
Le indagini, coordinate dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dal sostituto Gianluca De Leo, hanno permesso di dimostrare il perdurare dell’appartenenza di Asaro all’associazione mafiosa. Come ricostruisce Ansa, Asaro era tornato in libertà dopo una lunga detenzione nel giugno del 2018. Ma, una volta tornato libero, aveva ripreso ad intrattenere rapporti con diversi esponenti mafiosi, tra i quali Rocco Coppola e Carmelo Salerno.
Dopo la sua scarcerazione Asaro aveva inoltre costituito una società, da intestare fittiziamente alla cognata Occhipinti sottoposta a obbligo di dimora, per la gestione di un ambulatorio di odontoiatria da aprire a Paceco. Asaro poteva contare, ritiene la Dda, sul capomafia di Paceco, Carmelo Salerno, arrestato, e sull’ex deputato Ruggirello. Quest’ultimo era incaricato di attivarsi con i vertici dell’Asp affinché l’ambulatorio di odontoiatria fosse convenzionato con il servizio sanitario. Ruggirello avrebbe attivato l’iter prospettando che l’interessato allo studio era un suo “cugino“. I carabinieri gli hanno notificato un’informazione di garanzia.
Eseguite decine di perquisizioni, una delle quali nell’abitazione e nell’ufficio del sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella. Lo scrive il Giornale di Sicilia. Il primo cittadino è destinatario di un invito a essere interrogato davanti all’Autorità Giudiziaria ed è indagato per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
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