INCIDENTE A BOCCEA, CONVALIDATO L’ARRESTO PER IL ROM 17ENNE. INDAGATO ANCHE IL PADRE

E’ stato convalidato l’arresto del rom 17enne che ha dichiarato al giudice di essere stato lui alla guida della Lancia Lybra che ha provocato l’incidente in via Mattia Battistini e causato la morte della 44enne filippina e il ferimento di altri 8 passanti. “Non credo che si sia reso conto di ciò che ha fatto – ha dichiarato l’avvocato del giovane, Antonio Gugliotta – il problema è proprio questo, ovvero di valutare il grado di maturità del minore. Era terrorizzato, tremava. Ha chiesto perdono, è addolorato”.

“Il mio assistito – ha precisato l’avvocato difensore – ha risposto a tutte le domande. Lui guidava e accanto aveva il padre. Dietro c’erano il fratello e la sua convivente. Lui ha spiegato di non essersi fermato all’alt della polizia perché spaventato: in una circostanza simile era stato picchiato dagli agenti e pensava di prendere nuovamente delle botte perché non aveva né la patente né l’assicurazione”. Inoltre finisce nel registro degli indagati per concorso in omicidio volontario anche il padre dei due fratelli rom. Gli inquirenti vogliono chiarire se anche l’uomo fosse a bordo dell’auto quando si verificò l’incidente nel quartiere di Boccea.

Durante l’interrogatorio il minorenne ha raccontato al giudice di aver acquistato l’auto pochi giorni per una cifra irrisoria perché non era in buone condizioni e non poteva raggiungere i 180 km/h, come affermato dagli agenti. Inoltre ha spiegato che lui e il fratello durante la fuga hanno dormito in ripari di fortuna e sono rimasti anche alcuni giorni senza mangiare. A quanto sembra il ragazzo era già noto alle forze dell’ordine in quanto aveva dei precedenti per furto e delle denunce a piede libero. In riferimento all’incidente il ragazzo ha dichiarato al giudice di aver “toccato l’acceleratore per sbaglio invece del freno”.