GIALLO TOMA, L’AUTOPSIA: IL GIOVANE SOFFRIVA DI UNA MALFORMAZIONE CARDIACA

Né la droga né l’alcol avrebbero ucciso Lorenzo Toma, il 18enne morto domenica all’alba davanti la discoteca Guendalina a Santa Cesarea Terme (Lecce). Secondo quanto emerso dall’autopsia il giovane soffriva di una cardiomiopatia ipertrofica che può causare anche una morte improvvisa.

A eseguire l’esame sarebbe stato il dottor Alberto Tortorella alla presenza anche del cardiologo Claudio Perrone, consulente nominato dalla famiglia della vittima. Questa grave patologia riduce la cavità del ventricolo sinistro del cuore, e questo avviene soprattutto in casi di stress. La malattia, che si manifesterebbe sin dalla tenera età, ha tra i rischi da evitare quello di bere alcolici. Al momento il medico legale ha anche eseguito prelievi per i successivi esami istologici e tossicologici di cui si attendono i risultati entro 60 giorni.

Intanto, si aggiunge un dolore nella famiglia Toma, infatti proprio oggi pomeriggio un prozio di Lorenzo ha perso la vita schiantandosi con l’auto contro un muro. L’uomo, 77 anni, probabilmente a causa del manto stradale bagnato o di un malore alla guida, avrebbe perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro un negozio che vendeva fiori.