Cronaca

Paziente morto nel bagno del Cardarelli, l’autore del video: “Nessuno mi dava retta”

“La cosa più deplorevole è il video che ieri è passato su tutti i canali di informazione. Che un decesso avvenga in un bagno è una notizia che probabilmente deve essere diffusa, è giusto sapere determinate notizie. Ma è deplorevole la modalità con cui è stata data la comunicazione“. Affida a un videomessaggio, il direttore generale del presidio ospedaliero napoletano, Giuseppe Longo, il suo commento su quanto accaduto nella giornata di ieri nel pronto soccorso dell’ospedale. Qui, un paziente ricoverato nell’Area Sospetti per possibile infezione da Covid, è deceduto nel bagno e il suo corpo (così come le condizioni di saturazione del pronto soccorso) è stato immortalato in un filmato amatoriale diventato virale. Una diffusione che Longo ha fortemente criticato: “Per noi e per tutta l’azienda la vita è sacra dall’inizio alla fine, la persona è al centro del nostro sistema di assistenza”.

La testimonianza

Sull’accaduto sono in corso indagini della Polizia di Stato di Napoli, coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte. Gli inquirenti sono al lavoro anche per accertare le cause della morte dell’uomo, un 84enne che, stando a un primo esame, potrebbe essere stato verosimilmente colto da infarto. La Procura ha già disposto il sequestro della salma. Per quanto riguarda il filmato, lo stesso autore, un trentenne di Marianella, ha riferito all’Ansa le ragioni che lo hanno spinto a riprendere la scena. “Quel video e anche altri li ho girati e anche messi su Fb per far capire che lì ci trattano come appestati, anziani abbandonati e lasciati soli, come è successo a quel vecchio morto in bagno, che era vivo quando sono entrato”.

Cardarelli, il filmato choc

L’uomo ha spiegato che la vittima era in stanza con lui ma che stava prolungando oltremodo la sua assenza. Questo lo avrebbe spinto a entrare in bagno. “Non riusciva a respirare perché aveva il Covid. Gli ho buttato dell’acqua in faccia e poi ho chiesto aiuto, ma nessuno mi dava retta. Sono arrivati dopo mezz’ora ed era già morto. Non riesco a sopportarlo”. Il trentenne ha inoltre fatto sapere di aver girato le immagini “perché volevo far vedere quello schifo: quando ho chiesto aiuto nessuno mi dava ascolto, c’è stato pure chi mi ha detto ‘fatti i fatti tuoi'”. All’Ansa ha riferito di essere in ospedale per problemi di respirazione: “Quella persona era con me in stanza, insieme con altri vecchietti che io, che stavo meglio, aiutavo”.

Damiano Mattana

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