Chiesa Cattolica

Zuppi: “La Gloria di Dio si rivela nella fragilità, non nella forza”

“Una passione per l’uomo”: è il tema che quest’anno anima il Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. E, nondimeno, un argomento che ci interroga costantemente in quanto esseri umani. Quello che ha ricordato il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, che nell’omelia della Santa Messa concelebrata ha richiamato i cristiani a un impegno fondamentale: quello di una partecipazione sempre maggiore in società e anche nella politica. Compito dei cristiani è guardare al bene comune, scansando le logiche della “convenienza” o del “piccolo interesse”. L’arcivescovo di Bologna ha ricordato che ci sono “alcune preoccupazioni, per l’educazione, per il lavoro, per la pace, per la famiglia, per il terzo settore. Non è un ‘problema di padiglioni’ ma è frutto di tanta passione e interpreta tante sofferenze e tanti desideri: per questo interessa tanto la Chiesa che è un interlocutore importante e decisivo per le istituzioni, quelle presenti e quelle future”.

L’omelia di mons. Zuppi

Nell’omelia della Santa Messa, il cardinale ha offerto una riflessione sulla necessità per i cristiani di impegnarsi nel passaggio della porta stretta: “Vi entriamo – ha ricordato – quando condividiamo nella carità quello che abbiamo con chi non lo ha; quando liberiamo qualcuno dalla tortura della solitudine; quando rendiamo amato il soffio della vita accompagnandolo dal suo inizio fino alla sua fine; quando invitiamo a pranzo chi non può restituircelo”. Viceversa, la porta larga si restringe in quanto “riduce tutto all’io. Il mondo e la Chiesa hanno bisogno della passione irriducibile e forte per l’umano, piena di Cristo e che riconosce in questo il desiderio di Dio”.

La Gloria di Dio

La gloria degli uomini, ha spiegato Zuppi, è “spesso penosa, artefatta, traditrice dell’umanità stessa per chi la esibisce e per chi la insegue”. Al contrario, “la Gloria di Dio è quella più vera degli uomini e si rivela nella fragilità, non nella forza; è per tutti e non per qualche influencer impresario di se stesso; è per gli altri e per questo anche di chi la trasmette”.

Damiano Mattana

Recent Posts

San Pantaleone martire: ecco perché veniva chiamato “Anargiro”

San Pantaleone, medico, martire e patrono delle ostetriche Nicomedia (Turchia), ?- Nicomedia, 305 ca. Il…

27 Luglio 2024

Bread for Women: un progetto per dare dignità alle donne afghane

La popolazione afghana vive in uno stato di estrema povertà con la maggior parte dei…

27 Luglio 2024

Tutela della Casa Comune e fraternità, i pilastri della politica dei cristiani

Papa Francesco, nel corso del suo pontificato, ha più volte sottolineato che, la politica, resta…

27 Luglio 2024

La straordinaria attualità del pensiero di De Gasperi

I settant’anni dalla morte di Alcide De Gasperi costituiscono l’occasione per riprendere gli assi portanti…

27 Luglio 2024

La missione a cui non possiamo abdicare

Nella società del nostro tempo, purtroppo, la solitudine è una realtà molto diffusa, soprattutto tra…

27 Luglio 2024

Un cimitero di guerra: vite spezzate indimenticabili

Per odiare la guerra bisogna visitare un cimitero di guerra. L’estate scorsa, per un voto,…

27 Luglio 2024