Al via i corsi dell’Università cattolica di Erbil, l’Ateneo fortemente voluto dalla Chiesa caldea anche come forma concreta di aiuto ai giovani cristiani in Medio Oriente. In una lettera, diffusa sui media ufficiali del Patriarcato e ripresa dall’agenzia Fides, l’arcivescovo caldeo Bashar Matti Warda, ordinario dell’arcidiocesi di Erbil, fa appello a tutti i potenziali sponsor e collaboratori dell’iniziativa a contattare l’arcidiocesi per mettere a disposizione dell’ateneo le proprie eventuali donazioni e le proprie competenze nel campo dell’insegnamento universitario. Nella lettera si specifica l’imminente inizio delle attività per quattro facoltà universitarie, compreso il college di studi economici (Business Administration).
L’Università vuole essere un segno concreto di aiuto ai giovani cristiani iracheni, inevitabilmente tentati dall’idea di fuggire all’estero e lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra e le incertezze e le minacce che pesano sul futuro. Anche il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, lo scorso novembre aveva annunciato lo stanziamento da parte della Cei di 2,3 milioni per costruire l’università. “Il futuro non si può costruire senza cultura”, aveva osservato, citando anche i gemellaggi in atto tra famiglie, parrocchie e sacerdoti italiani e irachene.
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