Il volo Alitalia Az 4000 di Papa Francesco è atterrato all'aeroporto di Rabat, la capitale del Marocco. Il Pontefice, impegnate nel Viaggio Apostolico “Serviteur d'espérance”, in una breve cerimonia di accoglienza sotto la pioggia è stato accolto da re Mohammed VI. Al termine il Pontefice e il sovrano, su due auto diverse si recano in un unico corteo alla grande spianata della Torre Hassan, che domina Rabat, per l'incontro di Bergoglio con il popolo marocchino, le autorità e la società civile.
Durante il volo, sollecitato da una domanda di un giornalista, Il Pontefice ha dichiarato: “Ho letto la risposta del segretario di Stato sul convegno di Verona e mi è sembrata equilibrata”. “La sostanza è corretta, il metodo è sbagliato“, aveva commentato il card. Pietro Parolin nei giorni scorsi a margine di un evento, riferendosi al convegno delle famiglie, in corso a Verona.
Uno dei giornalisti, al momento dei saluti ha fatto uno scherzo al Pontefice, ritraendo di scatto la mano mentre Francesco gliela stava per stringere. Il tutto fatto per simulare il gesto di Bergoglio quando non vuole avere il “baciamano” dei fedeli come nella recente visita a Loreto, il cui video è diventato virale. E il Papa ha spiegato il proprio comportamente ribadendo che lo fa per motivi di igiene, non volendo farsi veicolo di germi e di eventuali contagi tra i fedeli.
“Nel momento in cui mi accingo a compiere il mio viaggio apostolico in Marocco, per incontrare quel nobile popolo, condividendo con la comunità cattolica momenti di preghiera e di comunione e incoraggiando il dialogo interreligioso, mi è caro rivolgere a lei signor Presidente e alla nazione italiana il mio cordiale saluto che accompagno con fervidi auspici affinché l'Italia possa tenere sempre alta la tensione verso i valori etici e spirituali della persona e della convivenza sociale, ricercando, con sforzo concorde, soluzioni ispirate alla solidarietà”. E' questo il testo del telegramma inviato da Papa Francesco al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Santità, desidero ringraziarla sentitamente per il messaggio che ha voluto indirizzarmi nel momento in cui si accinge a partire per il Marocco. Sono certo che la carica di speranza che la Santità vostra infonde nei cuori di quanti ascoltano il suo messaggio costituirà per il popolo marocchino un forte incoraggiamento a costruire a livello individuale e collettivo relazioni basate sul dialogo, sull'ascolto e sulla comprensione – si legge nel telegramma che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Papa Francesco – Le giunga Santità un partecipe augurio di buon viaggio, unitamente all'espressione della mia profonda stima e altissima considerazione“.
Beato Giovanni Martino Moye, Sacerdote e fondatore delle Suore della Divina Provvidenza Cutting (Francia), 27/01/1730…
Arte e fede nell'Arezzo rinascimentale. Documenti rari, stampe e antichi manoscritti per ripercorrere la storia…
La solidarietà è la base della convivenza. "Nulla di quello che accade all'uomo deve risultarci…
L’inizio della crisi ha una data ben precisa: 5 febbraio 2003. Il giorno in cui…
Sono passati 40 anni da quella mattina, tragica, in cui un'auto investì Sandra. Era l’ottava di…
Era il 4 maggio del 1949, quando l’aereo che riportava in Italia la squadra del…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni