Monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto è stato nominato dalla Cei presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. L’incarico nasce dall’impegno che il presule ha mostrato nella città segnata dalla grave crisi ambientale ed economica dovute alle vicende dello stabilimento dell’Ilva. Lo rende noto la Diocesi di Taranto che, attraverso il vicario generale, don Alessandro Greco, scrive in una nota “a nome dell’intera arcidiocesi ionica l’augurio di un proficuo lavoro per il nostro arcivescovo. Questa incarico è l’attestazione che don Filippo, da soli tre anni membro dell’episcopato italiano, ha dato un contributo importante in ambito sociale attraverso il suo magistero”. La presidenza della commissione episcopale, aggiunge il vicario, “costituirà sicuramente un’opportunità di arricchimento e di attenzione per l’arcidiocesi di Taranto”.
Classe 1948, Filippo Santoro nasce a Bari. Viene ordinato sacerdote nel 1972 e nel 1984 su richiesta del cardinale Eugenio de Araujo Sales, arcivescovo di Rio de Janeiro, don Luigi Giussani gli ha chiesto di partire per il Brasile dove per diversi anni ha guidato il movimento ecclesiale Comunione e Liberazione. Pochi anni dopo viene nominato vescovo nella stessa città brasiliana. Dopo l’esperienza sudamericana nel 2011 viene fatto arcivescovo di Taranto, incarico al quale seguirà nel 2012 quello di consultore del Pontificio consiglio per i laici ed il infine il più recente come responsabile del lavoro della Cei.
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