Chiesa Cattolica

Impegno sociale ed evangelizzazione: 400 comunità Masci in cammino

Si conclude domani l’assemblea nazionale del Masci. Il Movimento adulti scout cattolici traccia a Lucca il cammino per i prossimi anni. Nella “tre giorni” si delinea il futuro dello scautismo adulto tra adesione al terzo settore e riflessione sugli orizzonti di programma. L’impegno futuro delle 400 comunità del movimento viene affrontato nell’incontro dei suoi delegati. In rappresentanza di circa seimila adulti scout. E di 400 realtà ben radicate in tutto il territorio italiano. Con presenza paritaria di donne e uomini

Masci nel sociale

All’appuntamento di Lucca partecipano seicento persone. Di cui 450 delegati di tutte le comunità, accompagnatori e religiosi. “Viviamo lo scautismo non solo come evento giovanile e nemmeno solo in funzione educativa verso i più piccoli. Ma come qualcosa che può dare senso e significato alla vita degli adulti. Mai soli ma sempre insieme agli altri. In comunità. Orientati al servizio verso la realtà. Verso gli ultimi e la Chiesa-  spiega il presidente del Masci, Massimiliano Costa –. E’ la traccia verso la quale noi camminiamo ancora. E crediamo che questa originale intuizione abbia sempre senso, ma per riuscire bene dobbiamo interpretare i cambiamenti. Rendendoli stimoli per nuove sfide”. La discussione sul futuro riguarda le idee che hanno orientato il cammino in questi anni.

Contesto più ampio

Prosegue Costa: “Alla base di tante attività regionali e anche della vita delle comunità. Quattro gli orizzonti di programma del Masci. Il servizio politico, istituzionale e civico, nelle comunità locali. Uno sguardo al mondo e ai nostri stili di vita. Tutto è connesso. L’accoglienza delle diversità, condizione per relazioni armoniose. Camminare, in rete con gli altri, per una Chiesa sinodale“. Inoltre “la proposta maturata in questi anni all’interno del movimento (cioè il proposito di aderire al terzo settore) viene lasciata libera ad ogni livello associativo. Rimarranno comunque invariate la natura, l’organizzazione e le strutture del Masci. Nonché la sua identità. Garantita, però, la possibilità di svolgere le attività. Sviluppare le idee in un contesto più ampio e ricco di possibilità. Agire in una chiara relazionalità con gli enti pubblici istituzionali. E con altre realtà associative“.

 

Giacomo Galeazzi

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