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L’INSEGNANTE MIGLIORE DEL MONDO LAVORA IN UN CAMPO ROM, L’ANNUNCIO DEL PAPA IN UN VIDEO MESSAGGIO

E’ Hanan Al Hroub, 43 anni, una giovane palestinese nata e cresciuta nel campo di Betlemme, a vincere il Premio Nobel per il Miglior Professore 2016, assegnato dalla Fondazione Varkey durante il global forum per l’educazione, svoltosi a Dubai. Il nome del vincitore è stato comunicato tramite un video da Papa Francesco, che ha ricordato “l’importanza degli insegnanti, costruttori della pace, creatori dell’incontro. I bambini devono imparare giocando, imparando l’allegria, auguri alla maestra Hanan”.

A consegnare il premio – come accade a una cerimonia degli Oscar – l’attore Matthew McConaughey: “Sono fiero di essere qui perché, come figlio di una maestra di asilo, so quanto contano i docenti nella nostra vita”. Come ha concordato l’ex presidente americano Bill Clinton, che, parlando via video, ha definito i professori “veri eroi”. Il vicepresidente Joe Biden ha ricordato che i docenti lo hanno segnato, ispirato, sottolineando come l’educazione sia la chiave di un futuro migliore” . Stesse parole deI Principe William d’Inghilterra, partner nei progetti di educazione della Fondazione Varkey, che ha sottolineato “la dedizione dei professori nei confronti dei più poveri e deboli”.

Un milione di euro il premio in palio che la professoressa userà per combattere la violenza. “Dobbiamo insegnare ai nostri bambini che le nostre uniche armi sono il sapere e l’educazione”. Dopo che il marito era rimasto ferito dai soldati israeliani sotto gli occhi dei figli, i suoi ragazzi non riuscivano più a studiare, non uscivano di casa. La donna allora si è trasformata nella loro insegnante. A casa ha messo a punto un sistema che ora applica nelle scuole del campo: gioco, fiducia, collaborazione e rispetto. E’ convinta che l’istruzione aiuterà i palestinesi a “riprenderci la nostra terra, che ci hanno tolto perché eravamo ignoranti”.

Al Premio Varkey, organizzato sotto il patrocinio del Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, Rashid Al Maktoum, hanno partecipato ottomila docenti. Ma anche gli insegnanti italiani avranno il loro Nobel. Ad annunciare l’iniziativa (50 mila euro al primo arrivato, 30 mila a testa ad altri quattro finalisti da spendere in progetti nelle loro scuole) è stato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, anche lei in video. Oltre all’Italia lo assegneranno Cina, Argentina, Nigeria, Uganda e la stessa Palestina. Le candidature per il Premio nazionale saranno aperte in primavera. I docenti non potranno candidarsi da soli, ma dovranno essere candidati. Chiunque potrà proporre un nome: un altro membro della comunità scolastica, le famiglie, gli studenti.

Una commissione indipendente di esperti sceglierà i cinque vincitori, che riceveranno un budget (50.000 euro al primo, 30.000 agli altri quattro) da utilizzare esclusivamente per realizzare progetti all’interno delle loro scuole. Si tratta, infatti, di un premio all’insegnante, ma nell’ottica della valorizzazione del Iavoro in squadra con gli altri docenti e della capacità di innovare la propria comunità scolastica. I cinque docenti parteciperanno al Global teacher prize 2017 a cui si potrà comunque accedere anche senza aver preso parte all’edizione nazionale.

Mattia Sheridan

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