Categories: Chiesa Cattolica

“La conoscenza è sempre a servizio della vita”

Le sfide dei nostri tempi richiedono “una riflessione che non sia ingenua, utopistica e ancor meno volontaristica”: lo ha detto Papa Francesco in visita presso la Pontificia Università cattolica del Cile, incontrando centinai di persone fra studenti, docenti e altre figure del mondo accademico del Paese. In occasione del 130esimo anniversario della fondazione dell'ateneo, il Pontefice ha ribadito come “l'intelligenza e l'eccellenza accademica, armonizzate con la fede, la giustizia e la carità… acquistano una forza profetica”. Una forza che, ha spiegato, può essere convogliata in soccorso di quanti restano vittima della cosiddetta “cultura dello scarto”: collegandosi nuovamente al concetto di “riflessione”, da adottare in virtù del “moto di cambiamenti” in atto, il Santo Padre ha rassicurato spiegando come questo non sia un processo che “frena lo sviluppo della conoscenza” ma edifica le università a luogo “per praticare la grammatica del dialogo che forma all’incontro”.

Il rischio della “nuvola”

Come ricordato da Papa Francesco, le università sono chiamate a mettersi a “servizio della convivenza nazionale”, a rendersi “laboratori” per il futuro, “superando ogni logica antagonistica ed elitaria del sapere”. Una missione alla quale è chiamato ogni ateneo, in nome di quel dialogo che, proprio attraverso i percorsi accademici, può trovare linfa vitale in un mondo nel quale “sembra che la nuvola sia il nuovo punto di incontro”, immagine che sottolinea la poca concretezza dei nostri tempi, di quella “società liquida” di cui parlava Zygmunt Bauman e in merito alla quale il Pontefice ha nuovamente manifestato preoccupazione: è necessario, ha spiegato “superare gli interessi individuali” per far germogliare “il senso profondo del noi”.

Una Chiesa in uscita

In quanto “laboratorio del futuro”, l'università ha il dovere di “cercare spazi sempre nuovi di dialogo più che di scontro; spazi di incontro più che di divisione; strade di amichevole discrepanza”. Questo è stato l'invito del Papa agli studenti cileni e alle personalità che rappresentano il sapere del Paese, ai quali ha ricordato che “la conoscenza deve sempre sentirsi al servizio della vita e confrontarsi con essa per poter continuare a progredire”. Una linea guida alla quale il Papa ha affiancato il regalo di un prezioso atlante nautico: il dono appropriato per  “lo sforzo evangelizzatore e la gioiosa vitalità” mostrati dalla pastorale universitaria, segno evidente di “una Chiesa giovane, viva e ‘in uscita’”.

redazione

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