“Papa Francesco è certamente un punto di riferimento, e la parte svolta nel mutamento delle relazioni tra Stati Uniti e Cuba, i suoi richiami all’Unione Europea fatti con molta franchezza, anche opportunamente rudi in qualche passaggio, sia nel discorso per il premio Carlomagno, sia in quello al Parlamento europeo, sono la dimostrazione di quanto egli rappresenti un punto di riferimento”, così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un’intervista rilasciata a “Civiltà Cattolica”, in occasione del numero 4000 della rivista, di cui “Avvenire” oggi pubblica ampi stralci. Per Mattarella, Francesco è un punto di riferimento “perché è amato, in misura molto ampia, non soltanto da credenti, ma anche da non credenti; perché appare credibile e ispira fiducia”.
Il presidente della Repubblica, nell’intervista, spiega di aver ricevuto la lettera del Papa in cui gli chiede di valutare la possibilità di atti di clemenza e di aver riguardo alle condizioni dei reclusi. “È un messaggio di particolare rilievo – sottolinea -, da tenere in gran conto, perché coglie l’aspetto più importante della punizione che lo Stato infligge a chi ha commesso reati: quello della rieducazione e del recupero dei condannati”.
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