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Il Papa compra i prodotti delle zone terremotate per le mense dei poveri

Quando si dice, con espressione popolare, prendere due piccioni con una fava. Ovvero aiutare da una parte chi si trova in difficoltà perché rischia di perdere il lavoro o la propria impresa e dall’altra chi si trova già in condizioni di disagio tale da far ricorso alle mense caritative. Su espressa indicazione del Papa, l’elemosiniere apostolico mons. Konrad Krajewski insieme al vescovo Piero Marini e ad alcuni collaboratori i si è recato nei giorni scorsi nelle zone terremotate dell’Italia centrale per acquistare dai piccoli rivenditori, fortemente in difficoltà a causa del sisma, prodotti alimentari tipici delle aree colpite. In accordo con i vescovi di Rieti, Mons. Domenico Pompili; di Ascoli Piceno, Mons. Giovanni D’Ercole, F.D.P.; di Camerino-San Severino Marche, Mons. Francesco Giovanni Brugnaro e di SpoletoNorcia, Mons. Renato Boccardo, sono stati individuati alcuni gruppi di contadini, agricoltori e produttori le cui aziende rischiano di chiudere a causa dei danni provocati dal terremoto.

L’Elemosineria Apostolica ha provveduto a comprare una grande quantità dei loro prodotti con l’intenzione, espressa dal Santo Padre, di aiutarli ed incoraggiarli nel proseguire nelle loro attività. Un gesto in linea con il magistero di Papa Francesco che spesso, nei suoi incontri, ha ricordato che “quando non si guadagna il pane, si perde la dignità”. Tutti i prodotti acquistati sono stati immediatamente distribuiti a diverse mense per i poveri di Roma per la preparazione dei pasti donati quotidianamente alle persone bisognose e senza fissa dimora. La “missione” continua anche oggi: la sala stampa vaticana ha fatto sapere che in queste ore il team dell’Elemosineria si trova a Norcia.

Lunedì mons. Krajewski si era recato a Pinaco, nell’Azienda Agricola di Antonio Aureli, e nello stabilimento del salumificio Sano di Accumoli, dove ha acquistato pasta, formaggi,

vino, guanciale e prosciutto. Il giorno dopo l'”operazione” è stata ripetuta ad Ascoli.
Già da qualche tempo anche presso l’Annona, il supermercato presente all’interno della Città del Vaticano e riservato ai dipendenti vaticani, è possibile acquistare alcuni prodotti tipici delle zone terremotate contribuendo così a sostenere e a far ripartire l’economia di quella parte dell’Italia centrale ancora in difficoltà.

Andrea Acali

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