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Il Papa ai giovani: “Le differenze non impediscono l'incontro”

Giovani. Tanti giovani. Panama è un tripudio di cuori e di colori, di canti e di entusiasmo. Quello di ragazzi e ragazze, decine e decine migliaia al Campo Santa Maria la Antigua, che accolgono Papa Francesco alla Cinta Costera per il debutto ufficiale della Giornata mondiale della gioventù. Un momento di festa, certo, ma anche di riflessione, condivisione. Di incontro, qualcosa di cui i giovani “sono maestri”: “Veniamo da culture e popoli diversi, parliamo lingue diverse, usiamo vestiti diversi. Ognuno dei nostri popoli ha vissuto storie e circostanze diverse – ha detto il Santo Padre -. Quante cose ci possono differenziare. Ma nulla di tutto ciò ha impedito che potessimo incontrarci ed essere felici di stare insieme”. Maestri dell'incontro ma con la consapevolezza che tutto questo è possibile “perché sappiamo che c’è qualcosa che ci unisce, c’è Qualcuno che ci fa fratelli. Voi, cari amici, avete fatto tanti sacrifici per potervi incontrare e così diventate veri maestri e artigiani della cultura dell’incontro”.

Camminare insieme

La cultura dell'incontro, ha ricordato il Santo Padre, “è camminare insieme”, avere la certezza di quel “sogno in comune” capace di comunicare a tutti, “un sogno chiamato Gesù”. Un sogno ma anche un dono che, “quando torneremo a casa, manteniamo vivo… dovunque ci troveremo, potremo sempre guardare in alto e dire ‘Signore, insegnami ad amare come tu ci hai amato”. Ecco perché, da questo incontro, è bene trarre un insegnamento profondo sulla capacità dei giovani di relazionarsi fra loro per creare reti di condivisione e scambio nella comprensione e nell'accoglienza: “Con i vostri gesti e i vostri atteggiamenti, coi vostri sguardi, desideri e soprattutto la vostra sensibilità, voi smentite e screditate tutti quei discorsi che si concentrano e si impegnano nel creare divisione, nell’escludere ed espellere quelli che 'non sono come noi'”. Una capacità non casuale, perché “avete quel fiuto che sa intuire che «il vero amore non annulla le legittime differenze, ma le armonizza in una superiore unità”.

Un canale di speranza

“Vuoi che questo sogno abbia vita nel tuo cuore?”. Un interrogativo sul quale i giovani accorsi da ogni parte del mondo, desiderosi di esserci, di “vivere senza vivacchiare”, avranno modo di riflettere: “Questa Gmg non sarà fonte di speranza per un documento finale, un messaggio concordato o un programma da eseguire. Questo incontro trasmette speranza grazie ai vostri volti e alla preghiera. Ognuno tornerà a casa con la nuova forza che si genera ogni volta che ci incontriamo con gli altri e con il Signore”. Per questo “Panama non sia solo un canale che unisce solo due mari, ma anche la via attraverso cui il sogno di Dio trovi altri piccoli canali per irradiarsi in tutto il mondo”.

redazione

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