Oltre 500 imam pachistani hanno firmato la Dichiarazione di Islamabad contro il terrorismo, le violenze compiute in nome della religioni e gli editti – le “fatwa” – emanati dagli ulema radicali. L'evento ha importanza storica per la libertaà religiosa e i diritti delle minoranze. Il documento, infatti, riconosce che il Pakistan è un Paese multietnico e multireligioso.
Come riporta l'Osservatore Romano, la Dichiarazione firmata dagli imam si compone di sette punti e contiene elementi rilevanti per la libertà religiosa.
Il documento contiene anche un riferimento su Asia Masih, meglio conosciuta come Asia Bibi, la madre cristiana condannata a morte e assolta dall’accusa di blasfemia dopo nove anni passati in prigione: il suo caso, per il quale gli islamici radicali hanno ottenuto una revisione, deve essere affrontato, viene detto, con assoluta “priorità”.
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