Lodevole iniziativa di un cittadino cinese che ha deciso di trascrivere a mano l’intera Bibbia per combattere la dipendenza da Internet. Se un tempo i cristiani di Cina erano costretti a trascrivere a mano lunghi estratti del libro sacro più diffuso e tradotto al mondo perché era molto difficile trovarne una copia stampata nel Paese comunista, negli ultimi anni sono nati progetti di trascrizione come strumento di apprendimento e evangelizzazione.
È il caso di Li Yinming, che ha annunciato il desiderio di ricopiare a mano tutto il testo sacro non soltanto per fede, ma anche per curarsi dalla dipendenza provocata da internet e dai videogames. Come ultimo gesto “virtuale” ha raccontato il suo progetto su WeChat, popolare sito di microblogging, e poi ha staccato la connessione. Li ha spiegato che il suo non è soltanto un gesto “cristiano”, ma anche un modo per riflettere sul suo stile di vita e sull’organizzazione del suo tempo.
L’uomo ha stimato la conclusione dell’intera opera, Antico e Nuovo Testamento, in tre anni. La sua speranza è quella di poter regalare la Bibbia trascritta alla figlia per il suo 18mo compleanno. La sua iniziativa ha raccolto più di 60 aderenti fra Hong Kong e la provincia dell’Hebei e non è detto che il suo esempio non venga seguito da altri e diventi “virale”.
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