Giovanni Battista Yang Xiaoting e Giuseppe Guo Jincai, i vescovi cinesi che per la prima volta hanno partecipato ad un Sinodo, hanno rilasciato un'intervista a Vatican News.
Rispondendo alla domanda sulla loro partecipazione al Sinodo, i due vescovi hanno detto di aver sentito “che la Chiesa è una famiglia” avendo “ricevuto un’accoglienza e un benvenuto calorosi”. Monsignor Giovanni Battista Yang Xiaoting ha osservato: “Questo Sinodo è fatto per i giovani di tutto il mondo. Per i giovani cinesi, questo Sinodo è molto attuale e i temi che sono stati discussi è ciò di cui abbiamo bisogno per la formazione delle vocazioni e sono come una guida. Per noi è molto significativo questo Sinodo, una buona esperienza”.
Una realtà poco conosciuta quella cinese. I due vescovi hanno provato a fare un pò di luce, ad esempio, sulla situazione delle vocazioni. Sempre monsignor Yang Xiaoting ha detto: “Fin dal 2002 mi occupo di formazione nel seminario a cui dedico gran parte del mio tempo. Per la formazione e il discernimento, penso che i problemi incontrati sono simili agli altri Paesi nel mondo. Per il discernimento delle vocazioni, lavoriamo sulla formazione, sul catechismo, sull’importanza del concetto di vocazione, che non è solo per i consacrati, ma anche per i laici”. Il presule ha spiegato, poi come “nelle diocesi che sono più preparate ci sono il Comitato per le vocazioni e l’Ufficio pastorale per i giovani, che offrono accompagnamento in diversi aspetti della vita (…) sia nella formazione che nella fede, oltre che nella crescita umana“.
La Chiesa cinese non si preoccupa solo di vocazioni sacerdotali. E' importante anche l'impegno di accompagnamento verso il matrimonio delle giovani coppie. Monsignor Guo Jincai ha spiegato: “”Sotto la guida dei vescovi, nelle diocesi e in ogni parrocchia abbiamo degli Uffici di accompagnamento soprattutto per i giovani sposati e per quelli che si preparano al matrimonio, offrendo loro la cura pastorale”. Anche in Cina è vivo l'influsso dell’esortazione apostolica “Amoris laetitia” che, dice il vescovo, “ha manifestato l’amore di Papa Francesco per i giovani e le famiglie”. “Credo – ha osservato monsignor Guo Jincai – che questo sia importante per ogni famiglia, perché ogni famiglia riceve la chiamata da Dio. Ogni famiglia e la vocazione della famiglia sono legate alla crescita della Chiesa e al servizio per la società. Perciò, la stabilità familiare porterà il bene a tutta la società. Dobbiamo pregare per le famiglie e per questa vocazione, affinché con la fede possano essere mantenute le promesse matrimoniali e continuino a seguire questa chiamata di Dio”.
Monsignor Guo Jincai ha sottolineato che il verbo più menzionato durante i lavori del Sinodo è “ascoltare”: “Quando parliamo insieme – ha detto il vescovo cinese – questo è già ascoltare, cioè ascoltare le voci dei giovani che vengono da diverse nazioni, e ascoltare significa anche accompagnare. Ascoltare permette che i giovani non si sentano più soli, non sono più senza speranza quando hanno difficoltà, perché la Chiesa sarà sempre la loro famiglia e li accompagnerà per sempre”.
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