In Cina centrale, nella provincia di Henan, l’abate del monastero buddhista di Shaolin, Shi Yongxin – famoso per addestrare i suoi monaci al kung-fu – è sotto inchiesta con l’accusa di aver sedotto “numerose” donne e di aver avuto da loro un numero imprecisato di figli. La notizia è stata confermata nelle scorse ore dal governo della provincia dove sorge il tempio dedicato a Buddha, ma la novità era già stata diffusa tramite social nei giorni scorsi da una delle vittime.
Secondo le accuse, l’abate sarebbe responsabile di aver “commercializzato” il tempio rovinandone la reputazione. L’Ufficio per gli Affari Religiosi dell’Henan ha ricevuto l’incarico di verificare le accuse dall’Ufficio Centrale di Pechino, responsabile per il controllo delle religioni in Cina. La direzione del monastero ha respinto le critiche tacciandole per diffamazione. L’Associazione Buddhista della Cina ha diffuso una nota nella quale si augura che l’indagine sia portata a termine al più presto affinché venga fatta chiarezza sulla deplorevole vicenda.
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