“Quando la famiglia si divide e si svuota “dell’amore coniugale”, la disgregazione “frana” addosso ai figli”. Sono queste le parole di Papa Francesco in occasione dell’Udienza Generale che si è svolta questa mattina in piazza San Pietro dove è proseguita la riflessione sul tema della famiglia. Parlando delle “cosiddette situazioni irregolari”, cioè di coppie non sposate regolarmente perché uno dei due è reduce da un divorzio. “A me – ha detto il Papa – non piace questa parola. Dobbiamo chiederci come aiutarle, come accompagnarle perché i bambini non diventino ostaggi del papà o della mamma. Chiediamo al Signore – ha invocato – una fede grande per guardare alla realtà con lo sguardo di Dio”. Secondo Francesco, “ci sono casi in cui la separazione è inevitabile, a volte perfino moralmente necessaria, per sottrarre figli da violenza e sfruttamento”.
Nella famiglia, ha proseguito il Santo Padre, “tutto è legato assieme: quando la sua anima è ferita in qualche punto, l’infezione contagia tutti”. Così il Papa, in una piazza dove il sole fatica a splendere ricorda che “tutte le ferite e tutti gli abbandoni del papà e della mamma incidono nella carne viva dei figli”. Questo accade quando un uomo e una donna, che si sono impegnati ad essere “un solo corpo” e a formare una famiglia, “pensano ossessivamente alle proprie esigenze di libertà e di gratificazione, una distorsione che intacca profondamente il cuore e la vita dei figli”.
La sua riflessione continua prendendo spunto dal Vangelo di Matteo in cui Gesù ammonisce gli adulti affinché non scandalizzino i piccoli: “In nessuna storia famigliare mancano i momenti in cui l’intimità degli affetti più cari viene offesa dal comportamento dei suoi membri. Si tratta di parole, azioni e omissioni che – sottolinea – invece di esprimere amore, lo sottraggono o, peggio ancora, lo mortificano. Quando queste ferite, che sono ancora rimediabili, vengono trascurate, si aggravano: si trasformano in prepotenza, ostilità, disprezzo”. E a questo punto, spiega Bergoglio, che le lacerazioni possono diventare divisioni tra moglie e marito spingendo le persone a cercare la consolazione, il sostegno e la comprensione da un’altra parte.
Nonostante la nostra sensibilità apparentemente evoluta, e tutte le nostre raffinate analisi psicologiche, mi domando – ha detto testualmente Papa Francesco – “se non ci siamo anestetizzati anche rispetto alle ferite dell’anima dei bambini. Quanto più si cerca di compensare con regali e merendine, tanto più si perde il senso delle ferite, più dolorose e profonde”.
Nell’esortare ancora una volta i fedeli a chiedere nella preghiera il dono di “una fede grande” per guardare la realtà con gli occhi di Dio, Francesco saluta i pellegrini e rivolge un pensiero alla recente visita di Torino in occasione dell’ostensione della Sindone: “Mi sono sentito davvero a casa, abbracciato dal vostro affetto e dalla vostra ospitalità. Che il signore benedica tutti voi e la vostra bella città”.
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