“Se guardiamo all’ambito del lavoro, dobbiamo ammettere che in esso si trovano ancora, purtroppo, tante forme di sfruttamento e di ingiustizia“. Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) nell’omelia della messa che ha celebrato stamane, lunedì 29 marzo, nella Basilica di Sant’Antonio di Padova, a Roma, in apertura della Settimana Santa per il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL).
Per questo, ha aggiunto il porporato rivolgendosi al nuovo presidente del Mcl Antonio Di Matteo, “c’è davvero bisogno del vostro contributo fattivo che – come lei ha dichiarato, signor presidente, all’indomani della sua elezione – vuole ‘la difesa e la promozione della vita, della famiglia, del lavoro e della formazione, della libertà di educazione, il contrasto alle povertà, la tutela della salute e dei più deboli’“.
Bassetti ha quindi espresso speranza “perché Dio non può tollerare l’ingiustizia, e agisce sempre – come si legge nel Magnificat – in favore degli umili e degli affamati”, e ha pregato affinché “si ricordi ora delle prove che stanno affrontando nel nostro Paese i deboli, i disoccupati, i poveri, e ci aiuti ad andare incontro ad esse con coraggio”.
“Nel saluto che ho inviato tramite videomessaggio lo scorso 13 marzo alla Presidenza del vostro Movimento, ho già detto che la situazione in cui ci troviamo è davvero drammatica, a causa dell’emergenza sanitaria e della crisi del lavoro”, ha quindi rammentato Bassetti. “Ricordavo anche – con le parole di Giorgio La Pira – che al popolo non può mancare né l’eucaristia, né il pane”, ha proseguito.
“Ho anche ribadito la nostra preoccupazione per la disoccupazione giovanile, e per l’allargarsi di quella ‘forbice delle disuguaglianze che recide certezze e prospettive, compromettendo lo sviluppo dell’intero sistema nazionale e getta nelle braccia della criminalità e dell’usura chi non vede una via d’uscita’”, ha aggiunto il presidente della Cei citando il comunicato finale del Consiglio episcopale permanente dello scorso 25 marzo. “Non dobbiamo però sentirci schiacciati da queste emergenze”, ha comunque osservato, poiché “questo tempo può diventare terreno fertile per stimolare, accompagnare e orientare la rigenerazione”.
Il cardinale ha voluto anche ribadire ai dirigenti e rappresentanti del Mcl “che la mia presenza con voi in questo giorno vuole essere un segno di sincero incoraggiamento per tutti i membri del vostro Movimento e in particolare per il nuovo Consiglio nazionale eletto nel Congresso dello scorso gennaio”.
“A voi porgo il sentito ringraziamento da parte di tutti i Vescovi della Chiesa italiana che rappresento – ha concluso -, e anche il grazie da parte dei lavoratori e delle famiglie che assistete con il vostro impegno”.
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