Chiesa Cattolica

Gli auguri delle ex-schiave della prostituzione a Papa Francesco

In occasione del compleanno di Papa Francesco le giovani donne vittime della tratta, incontrate dal Santo Padre nell’Anno Santo della Misericordia, hanno desiderato far giungere al Pontefice i loro auguri. Queste ragazze oggetto di torture inaudite a causa dello sfruttamento della prostituzione coatta raccontarono al Papa le loro drammatiche storie.

Francesco sentì il bisogno di chiedere perdono a nome di tutti quei cosiddetti clienti, sedicenti cristiani, che erano andati a sfruttarle: “A tutte voi io vi chiedo perdono per tutti i cristiani, i cattolici che hanno abusato di voi e anche perdono da parte mia di non aver pregato per voi per questa schiavitù. Perdono per la società che non capisce. Perdono per i governanti che se ne infischiano di questo, non gli importa, importa fare i soldi, lo lasciano fare ma è un problema in più, lasciamolo stare, o che cercano queste leggi che avete detto. Ma per Dio ognuna di voi è importante. Per Dio ognuna di voi ha la faccia di suo figlio sofferente. Lui ha sofferto sulla croce. Vi chiedo perdono per i credenti, i cristiani che vi hanno usato e vi dico di guardare avanti”.

Insieme a don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, che le accoglie in una casa di pronto rifugio, le giovani ex-schiave si sono rivolte al Pontefice come ci si rivolge ad un papà cogliendo l’occasione anche per ringraziarlo dell’importante contributo economico elargito per ristrutturare e ampliare la casa di pronta accoglienza per le vittime di tratta che prenderà il nome di “Casa Papa Francesco”.

Il testo del telegramma

Ciao Papa Francesco, siamo le tue ragazze, le tue figlie, liberate dalla tratta degli esseri umani e accolte nella comunità Papa Giovanni XXIII che hai incontrato nell’Anno Santo. Con don Aldo Buonaiuto desideriamo inviarti i nostri più veri auguri di buon compleanno. Grazie Papa Francesco, per il bene che ci vuoi anche sostenendo l’ampliamento della nostra casa dove siamo rifugiate. Grazie al tuo aiuto molto concreto ora abbiamo una casa ancora più accogliente e sarebbe bello se un giorno potrai venire a farci visita. Buon Compleanno. Tue figlie in Gesù liberatore e don Aldo Buonaiuto“.

Manuela Petrini

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