Un centro commerciale nella periferie di Piacenza ha messo in vendita un presepe dove appare evidente la mancanza della Vergine Maria, sostituita volutamente da due San Giuseppe che vegliano su Gesù Bambino. Una vera e propria provocazione, fatta probabilmente per attirare curiosità a scopo puramente commerciale. Un modo dissacrante di leggere una tradizione, quella della rappresentazione della Natività, alla quale invece anche molti omosessuali cattolici sono affezionati. L’episodio è stato segnalato da alcuni cittadini; il neo consigliere regionale Matteo Rancan, ha commentato la foto sul profilo facebook: “Sicuramente è stato un disguido, vero? – scrive l’esponente del Carroccio – Mi dicono anche che è stato prontamente rimosso dopo aver ricevuto alcune segnalazioni da parte dei cittadini. Bene così! La tradizione deve rimanere viva! Manteniamola tale”. In rete si scatenano i commenti, tra chi difende la provocazione dei negozianti e chi invece reputa non idoneo il contesto, il luogo e le modalità per diffondere un messaggio di questa portata. Resta il fatto che forzare strumentalmente una tradizione religiosa non è un buon modo di portare avanti le proprie idee; un’iniziativa da zero in condotta.
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