Tutti sapevano che il dibattito in California sarebbe stata l’ultima chance per ridare slancio alla candidatura del favorito Jeb Bush. Ma l’ex governatore della Florida ha mancato l’obiettivo con una performance poco politica, dove l’unica battuta di rilievo appare essere anche una confessione dei suoi errori giovanili, con tanto di scuse pubbliche alla madre.
“Quarant’anni fa ho fumato marijuana e lo ammetto” ha detto Bush interrompendo Rand Paul, il senatore repubblicano che accusava di ipocrisia tanti dei suoi colleghi che chiedono leggi severissime per regolare l’uso della droga dopo che loro hanno “fumato spinelli al liceo”. “Sta parlando di me – ha replicato Jeb – la mia mamma non sarà felice di quello che ho fatto”.
Ma non è finita qui: Jeb, al termine del dibattito, ha scritto “scusa mamma” in un tweet che risulta essere il più condiviso di tutti quelli con l’hashtag #Cnndebate. In generale, il discendente di George Senior è apparso debole, troppo sulla difensiva e, a tratti, confuso. Non è riuscito nemmeno a difendere l’operato del fratello dall’attacco di Donald Trump che ha affermato: “La presidenza di George Bush è stata un disastro, tanto da consegnare il Paese nelle mani di Obama”.
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