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GIOVANI ASSUMONO DROGHE NON CONOSCIUTE

Secondo uno studio dell’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), Espad Italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) condotto nel 2014, emerge uno sconcertante dato. Infatti circa 54 mila studenti delle scuole medie superiori, il 2,3 % dei 15 – 19 anni, hanno assunto sostanze psicotrope senza sapere cosa fossero. In realtà, nonostante il dato sia così preoccupante si tratta solo della punta dell’iceberg.

Sono sempre più preoccupanti i dati che riguardano il consumo di droghe tra i giovani. Secondo alcuni osservatori l’età a rischio si è notevolmente abbassata. Sono molti gli adolescenti, soprattutto tra i 14 e 16 anni che iniziano a fare uso di droghe, soprattutto di spinelli. Curiosità, noia, solitudine, ma anche una reazione alla mancanza fisica di uno dei genitori, la ribellione o il desiderio di dimostrare la loro forza. Questi sono alcuni motivi per i quali decidono di fare ricorso alle sostanze stupefacenti.

Inoltre lo studio mette in risalto la preoccupante quantità di giovani che per distinti motivi si “gettano” nel mondo della tossicodipendenza: oltre 600mila adolescenti hanno consumato cannabis, 60mila cocaina, 27 mila eroina e circa 60mila allucinogeni e, la maggioranza di loro, è rappresentata dalle ragazze.

“La novità dello studio, che ha coinvolto 30mila studenti di 405 istituti scolastici superiori italiani, riguarda proprio il numero significativo di ragazzi che utilizzano sostanze senza conoscerle né sapere quali effetti procurano”, spiega Sabrina Molinaro, una ricercattrice dell’Ifc-Cnr e responsabile dello studio. Questa ricerca viene effettuata ogni anno dal 1999 e nell’ultimo rapporto si è visto come siano aumentati i giovani che consumano abitualmente la cannabis, l’uso della cocaina è diminuito, mentre per quello che riguarda l’eroina i valori sono stabili all’ultimo studio.

“Il 26% degli studenti, oltre 600mila, ne ha utilizzata nel 2014, secondo una tendenza che parte dal 22% degli anni 2009-2012 e passa per il 25% del 2013”, ha concluso la Molinaro. Sempre più giovani si avvicinano al mondo della droga con molta superficialità, in parte legata alla loro giovane età, per l’altra dovuta alla scarsa e incompleta informazione. È per questo che risulta ancora più importante la prevenzione. Sia nelle scuole che nelle famiglie dovrebbe esserci spazio per un dialogo basato sul reciproco rispetto, in modo da impedire la nascita di situazioni che possano spingere gli adolescenti nel baratro della tossicodipendenza.

Manuela Petrini

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