La dipendenza da telefonino diventa un problema sociale sempre più diffuso. Lo dimostra anche ciò che è stato pensato a Bolzano, dove sono stati installati dei “cuscini” paracolpi sui pali per evitare che la gente, magari distratta mentre guarda lo schermo del cellulare, possa sbattere la testa e farsi del male. Eloquente che sul cuscino ci sia l'immagine di un omino che cammina mentre guarda il telefonino e la scritta in basso “stay smart”. Il nome è anche quello della campagna voluta dalla Provincia di Bolzano che, anche attraverso un sito internet, dà ai cittadini 5 consigli per usare al meglio il proprio telefonino. Ad esempio navigare in wi-fi, innanzitutto, per attenuare la portata delle onde elettromagnetiche emesse dallo smartphone, spegnere il cellulare nelle ore notturne e a tavola, non utilizzarlo alla guida di autoveicoli, e tenere accesa la geolocalizzazione in previsione di situazioni di emergenza. La Repubblica spiega che la campagna, partita da pochi giorni, ha raccolto le reazioni entusiastiche dei bolzanini, che affascinati dalla soluzione di “marketing virale” stanno diffondendo le foto della simpatica trovata sui social network, contribuendo al successo dell'esperimento. Non mancano tuttavia le critiche, come quelle di chi, su Facebook, scrive alla Provincia: “Sto ancora aspettando di sapere quanto è costato questo progetto… grazie”.
La Provincia reclama così l'iniziativa: “Chiamare con il cellulare, comunicare con Whatsapp, chattare su Facebook, postare su Instagram: sono azioni che fanno ormai parte della nostra vita di tutti giorni, soprattutto dei giovani, sempre più 'iperconnessi' e 'distratti' dallo smartphone. 'Lui' è parte integrante della nostra vita e difficilmente vi possiamo rinunciare. Sicuramente i vantaggi dal punto di vista della comunicazione e dello scambio d’informazioni sono molteplici, ma vi sono anche potenziali rischi in vari ambiti. Ad esempio il modo in cui utilizziamo il cellulare influenza notevolmente la nostra esposizione alle radiazioni elettromagnetiche, può o meno causare una vera e propria dipendenza e rappresenta perfino un pericolo per la nostra sicurezza stradale“.
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