Bocciato

Coronavirus: ruba mascherine scadute e le rivende

La criminalità sembra essere di molto scemata durante questi giorni di emergenza sanitaria, ma lo sciacallaggio becero proprio no. I casi di speculazione sui prodotti che i cittadini sono desiderosi di procacciarsi ha subito un’impennata tanto che è dovuto intervenire lo stesso Premier Giuseppe Conte minacciando punizioni severe. L’amuchina e i disinfettanti sono ad oggi merce rara, come anche le mascherine per proteggersi in quelle poche uscite che sono consentite. Ma qualche malvivente ha ideato una diversa modalità per fare qualche soldo con l’emergenza Coronavirus. A Torino, un uomo ha rubato alcune mascherine sanitarie dall’azienda per cui lavora e le ha vendute sul web, ben sapendo che le protezioni erano già scadute.

Il caso

Ruba le mascherine all’azienda dove lavora, le piazza su internet e, una volta trovato l’acquirente, le consegna a domicilio. Il tutto con l’auto aziendale. A scoprirlo la Guardia di Finanza di Torino che ha denunciato per appropriazione indebita e frode in commercio il dipendente di una società, anch’essa vittima del  dipendente infedele, che, approfittando della delicata situazione legata al Coronavirus ha pensato bene di avviare un’attività in proprio dedicata alla vendita di mascherine ed altri prodotti igienizzanti. I finanzieri hanno scoperto il dipendente, un cinquantenne, mentre, poco distante dall’azienda dove giornalmente lavora, stava consegnando, dopo un’ennesima vendita, alcuni pacchi di mascherine ad un ignaro acquirente. Nel corso delle perquisizioni, i finanzieri hanno scoperto che le mascherine erano scadute per cui il dipendete aveva prima  coperto la scadenza originale ed il logo aziendale e successivamente apposto un’etichetta con una scadenza posticcia.

Gianpaolo Plini

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