I carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno arrestato un commerciante di 35 anni e una sua dipendente, una donna di 47 anni, per aver incendiato il negozio vicino e così battere, durante il lockdown, facendo concorrenza nelle vendite a domicilio di frutta e verdura. Per il piromane, un italiano di 61 anni, che nell’appiccare il rogo si era ferito, è stato disposto l’obbligo di dimora per il piromane.
Denunciato a piede libero per favoreggiamento anche un amico del mandante che ha svolto il ruolo di intermediario tra quest’ultimo e i due esecutori materiale dell’incendio, che hanno ricevuto la somma di 1000 euro per portare a compimento il reato.
L’incendio lo scorso 20 marzo a Michelino, comune dell’hinterland Torinese. Le indagini, partite in seguito al fermo del piromane, hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’episodio, il movente del gesto che all’inizio poteva sembrare soltanto un mero atto vandalico, nonché di individuare il mandante e un complice. Il raid, premeditato, era finalizzato a danneggiare un negoziante concorrente durante l’emergenza Covid-19.
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