Bocciato

Botte e insulti ad anziani in una casa di riposo di Palermo

Incubo finito per gli otto anziani ospiti in una casa di riposo di Palermo. Quattro persone sono state arrestate per maltrattamenti, lesioni personali e violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Le indagini sono state coordinate dal Dipartimento fasce deboli della Procura di Palermo.

Gli anziani maltrattati

Il gip del capoluogo ha emesso un’ordinanza di arresti domiciliari per un amministratore e tre dipendenti della onlusI nonnini di Enza” che si trova in viale Lazio 129, nel centro città di Palermo. I quattro accusati di aver maltrattato gli anziani ospiti della casa di riposo.

Con lo stesso provvedimento, il giudice ha disposto il sequestro preventivo della onlus che è stata affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal tribunale per assicurare la prosecuzione dell’attività con personale qualificato nell’interesse e per la salvaguardia degli ospiti. E infatti a denunciare le violenze è stato proprio un ospite della casa di riposo.

Le indagini dei finanzieri del nucleo di polizia economico – finanziaria di Palermo, diretto dal colonnello Gianluca Angelini, si sono sviluppate attraverso intercettazioni che hanno consentito di documentare episodi di maltrattamento, fisico e psicologico degli anziani. In meno di due mesi sono state, infatti, registrate decine di episodi di vessazioni e angherie attuate sistematicamente a danno degli ospiti, costretti a vivere in uno stato di costante soggezione e paura.

Il polso fratturato

La telecamera nascosta nella casa “I nonnini di Enza” – riporta Repubblica – ha registrato scene agghiaccianti: “Ti prendo a bastonate, ti ammazzo a legnate”, urlavano gli inservienti, due donne di 50 anni e un uomo di 63. Poi, continui schiaffi e calci. “Cosa inutile, prostituta, devi buttare il sangue, tanto se muori che mi interessa”.

Un’anziana, che non è più ospite della struttura, ha raccontato che due anni fa un’inserviente la colpì con una bottiglia piena di acqua per toglierle la sigaretta. Dovettero portarla al pronto soccorso per la frattura del polso. Con la minaccia di non dire niente di quello che era accaduto: “Altrimenti ti riempiamo di botte”.

Lager per anziani

“Era un vero e proprio lager per gli anziani“, dice il generale Antonio Quintavalle Cecere, il comandante provinciale delle Fiamme Gialle. E’ drammatico il racconto della donna ai finanzieri del Gruppo Tutela mercato capitali: “Vivere in quella casa era un vero inferno, mi maltrattavano, mi picchiavano di continuo con calci alle gambe e pugni. Un giorno mi hanno anche chiuso in una stanza, togliendomi il telefono, per evitare che chiamassi la polizia”.

Uno degli otto pazienti ospiti è poi riuscito a chiamare casa allertando la polizia e raccontando le violenze subite. Oggi il blitz che ha chiuso la casa degli orrori.

Milena Castigli

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